Attualità Italiana

Omicidio Noemi Durini ultime notizie: nuovi inquietanti dettagli dall’autopsia

Omicidio Noemi Durini ultime notizie: nuovi inquietanti dettagli dall'autopsia. La confessione di Lucio ha delle lacune


Era facilmente prevedibile il fatto che i medici non avessero dato tutti i dettagli del caso, e immaginiamo che altri dettagli emergeranno nei prossimi giorni, ma soprattutto in aula, quando prenderà il via il procedimento contro il presunto assassino di Noemi Durini. La sedicenne di Specchia è stata barbaramente uccisa: come rivela l’autopsia, prima di essere ferita con un’arma da taglio alla testa, ferita che probabilmente ha causato la morte della ragazza, Noemi è stata picchiata brutalmente. Quello che restava del suo volto ha evidenziato come la ragazzina sia stata prima picchiata, probabilmente con una serie di pugni. Probabilmente chi le ha fatto del male voleva in qualche modo anche sfigurare la sua immagine. Al momento non ci sono altri dettagli se non quello che riguarda appunto l’arma usata per ferire Noemi. Oltre alle botte, il suo assassino l’ha colpita con un’arma: nel cranio della sedicenne è stata trovata la punta spezzata di un coltello. 

OMICIDIO NOEMI DURINI ULTIME NOTIZIE: LA SEDICENNE PICCHIATA PRIMA DI ESSERE AMMAZZATA 

Quello che gli esami autoptici dimostrano, non è quello che Lucio ha raccontato nella sua confessione. Il ragazzo non ha mai parlato di una furiosa litigata finita con una serie di botte nei confronti della sedicenne, come dimostrano appuntano i segni rimasti sul suo cadavere. Lucio si è limitato a parlare di un’arma che ha usato per ferire la sua fidanzata, arma che ha poi gettato in un posto che non ricorda. Questo dettaglio insospettisce molto gli inquirenti che stanno probabilmente indagando per verificare la versione di Lucio. Le parole del giovane non fanno escludere altre piste, anzi. Lucio è accusato di aver ucciso la sua fidanzata, di aver usato una violenza inaudita contro di lei, aggravata anche dai futili motivi e potrebbe anche verificarsi il reato di premeditazione. Solo una cosa potrebbe cambiare la sua posizione: la presenza di un’altra persona in questa storia. Potrebbe esserci un burattinaio che ha mosso le fila della vicenda? Lucio nella sua confessione ha parlato del coltello, ha parlato di un paio di colpi dati con una pietra trovata nelle campagne di Castrignano. Ha spiegato poi come ha pulito la macchina. La sua versione però, al momento non convince.

Probabilmente chi indaga ha in mano anche altro, notizie che non sono ancora arrivate tra le mani dei giornalisti. Questa è una storia che potrebbe rivelare nuovi inquietanti colpi di scena. Una storia che va di certo ancora seguita. 



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