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Omicidio Pedara, il figliastro confessa l’omicidio del pensionato: ha agito con un amico

Omicidio Pedara, il figliastro confessa l'omicidio del pensionato: ha agito con un amico. Le ultime notizie sul caso


E’ una storia di odio covato all’interno della famiglia, quella che arriva da Pedara, in provincia di Catania. L’uomo ritrovato cadavere in un tombino è stato ucciso da una persona a lui molto vicina. Ha confessato poche ore fa il suo figliastro: ha ucciso Domenico Citelli, pensionato di 71 anni, perchè non sopportava di dover continuare ad ascoltare le sue prediche. Il ragazzo, un minorenne, non era figlio dell’uomo ma era figlio della ex moglie di Citelli. Dopo la separazione aveva deciso di vivere con il patrigno, tra i due infatti c’era un ottimo rapporto. Il ragazzo considerava Domenico come un padre. Poi le cose sono cambiate: sono iniziate le discussioni, i litigi che i vicini raccontato. E poi il drammatico epilogo: il ragazzo organizza probabilmente premeditandolo, l’omicidio dell’uomo e si serve anche dell’aiuto di un suo amico, un altro minorenne. Dopo il ritrovamento del cadavere di Citelli nel tombino vicino casa sua, le indagini delle forze dell’ordine sono iniziate dalle persone a lui più vicine e le risposte sono subito arrivate. In casa era presente ancora l’arma del delitto un fucile. I due ragazzi avrebbero ucciso l’uomo, poi lo avrebbero avvolto con un lenzuolo e avrebbero cercato di nascondere il cadavere in un tombino ma le cose non sono andate come speravano. I due ragazzi, dopo esser stati condotti in caserma, avrebbero subito confessato l’omicidio raccontando quanto accaduto nella villetta del Citelli. 

OMICIDIO CATANIA ULTIME NOTIZIE: DUE MINORENNI CONFESSANO L’OMICIDIO DEL PENSIONATO DOMENICO CITELLI

Continui scontri per la sua presunta indolenza nel modo di affrontare la vita, poco studio e molti soldi spesi. Un patrigno di 71 anni che cercava di far cambiare modo di vivere al “figliastro”, neanche sedicenne, figlio della giovane moglie romena, che era andata via di casa. E’ in questo scenario, secondo la Procura per i minorenni di Catania, che è maturato l’omicidio dell’uomo, ex dirigente della Regione Siciliana.

Il tentativo di occultamento del cadavere – Il cadavere è stato trovato, avvolto in una coperta legata attorno al corpo con una corda e un peso per tenerlo a fondo e non farlo emergere, in un tombino per gli scarichi reflui vicino la casa della vittima. Nella villa dell’uomo, in una zona tranquilla, al confine con Nicolosi, frequentata soprattutto da villeggianti, alcuni giorni fa, è avvenuta la tragedia. Per il procuratore Caterina Ajello e il sostituto Valeria Perri, che hanno disposto il fermo del 16enne e di un suo coetaneo, il delitto sarebbe stato premeditato. E sarebbe stato compiuto con una violenza estrema. 



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