Attualità Italiana

Ragazza muta dal giorno del terremoto di Amatrice, torna a parlare grazie a un tema scolastico

Il terremoto di Amatrice aveva scosso profondamente una ragazza di 15 anni, che era diventata muta. La sua professoressa è riuscita a sbloccarla

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Serena DʼAmico è una sopravvissuta al terremoto di Amatrice, rimasta muta per un anno e tre mesi dopo il sisma. La giovane di 15 anni torna a parlare grazie a un tema svolto a scuola. Il compito assegnato dalla sua insegnante l’ha aiutata a sbloccarsi. La ragazza, a causa del terremoto, aveva perso la nonna, morta sotto le macerie della palazzina dove viveva. Secondo quanto riporta Il Messaggero, la 15enne si è sbloccata grazie alla professoressa, che sperava di vederla tornare a parlare dopo un anno e tre mesi di silenzio.

MUTA DAL GIORNO DEL TERREMOTO AD AMATRICE, SERENA D’AMICO TORNA A PARLARE GRAZIE A UN TEMA ASSEGNATO DALLA SUA INSEGNANTE ULTIME NOTIZIE

Dopo il terremoto di Amatrice, avvenuto il 24 agosto 2016, Serena DʼAmico aveva perso la parola. La giovane di 15 anni non riusciva più a parlare, era diventata muta. La tragedia aveva scosso profondamente la giovane, soprattutto a causa della morte della nonna. Il 6 dicembre 2017, la professoressa Perotti ha deciso di trovare un modo per sbloccare finalmente la studentessa. La docente ha assegnato un tema dal titolo “Inventa un racconto a piacere” e di fronte al foglio bianco la 15enne ha ritrovato finalmente la parola, dopo un anno e tre mesi. L’insegnante ha cercato di aiutare Serena a sbloccarsi. Nell’ora di geografia si parlava spesso del terremoto e in queste circostanze la 15enne si alzava dalla sua sedia e lasciava la classe senza dire nulla. “Non ho mai provato a fermarla”, ha dichiarato la professoressa dell’istituto frequentato dalla giovane.

La situazione è cambiata lo scorso dicembre, quando la ragazza ha ripercorso il tragico terremoto. La tragica notte del 24 agosto 2016 Serena si trovava ad Amatrice, dove trascorreva le vacanze dopo la separazione dei genitori. La 15enne stava vicino alla nonna, la quale però ha perso la vita sotto le macerie. Nel tema, Serena ha scritto che ricorderà per sempre il 24 agosto: “A volte un oggetto che ho davanti, o magari una persona, mi riportano a quel giorno”. E riferendosi alla nonna ha scritto: “È una persona forte che si è sempre sacrificata per il bene della famiglia: per me è una seconda mamma. Utilizzo i tempi al presente perché lei non merita di essere ricordata al passato”. Attraverso questo tema, Serena è riuscita a ritrovare la forza di parlare, ha confermato l’insegnante. Serena ha ricominciato a prendere parte alle lezioni, raccontando delle giornate vissute ad Amatrice. “Il tema ha segnato una sorta di rinascita alla vita per la ragazza”, ha infine concluso la professoressa.



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