Roma, studentessa americana morta dopo un volo dal settimo piano
Una studentessa americana di 20 anni è morta nella notte a Roma precipitando dal settimo piano del palazzo in cui viveva con delle amiche
A Roma una studentessa americana di 20 anni è morta dopo un volo dal settimo piano. Il fatto è avvenuto la scorsa notte e a scoprire il corpo della giovane sono state le coinquiline della ragazza. Ora i carabinieri indagano sul caso per comprendere quanto accaduto e ricostruire la dinamica dei fatti. Al momento l’ipotesi più accreditata è quella del suicidio. Anche in questo caso si cercherà di scoprire quali potrebbero essere le motivazioni che hanno portato la giovane a compiere il folle gesto.
E’ GIALLO SULLA MORTE DELLA STUDENTESSA AMERICANA A ROMA: E’ MORTA DOPO UN VOLO DAL SETTIMO PIANO
La studentessa americana era originaria del Colorado e aveva solo 20 anni. Condivideva un appartamento con delle studentesse della sua età a Roma, in Via Ippolito Nievo, in zona Porta Portese. Erano le 3 di notte quando le coinquiline si sono accorte che qualcosa non andava. La giovane si era infatti chiusa in bagno e non rispondeva. Dunque le ragazze si sono preoccupate e hanno chiesto al portiere del palazzo la seconda chiave per poter aprire la porta. A questo punto si sono accorte che la studentessa americana non era più in casa. La finestra era aperta e dunque si sono affacciate facendo la macabra scoperta. Il corpo della loro amica era riverso sotto la verticale della finestra.
I soccorsi sono stati allertati e i carabinieri della stazione Porta Portese e della settima sezione del nucleo investigativo sono giunti sul luogo del ritrovamento. Ora indagano sull’accaduto per comprendere se si sia trattato realmente di un suicidio e quali potrebbero essere le cause. Un gesto davvero tragico, che può nascondere una grande sofferenza vissuta dalla studentessa americana precipitata dal settimo piano a Roma. Verranno ora ascoltate diverse persone che la conoscevano così da ricostruire tutte le sue relazioni e movimenti. Attualmente non risulta siano stati trovati dei bigliettini in cui la ragazza spieghi le cause del suo gesto estremo.