Attualità Italiana

Morto Umberto Ranieri, l’artista gay picchiato in strada a Roma

E' morto il 55enne colpito con un pugno a Largo Preneste, a Roma. L'artista gay aveva sbattuto la testa a terra violentemente

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E’ morto Umberto Ranieri, l’artista gay 55enne colpito in strada a Roma. L’uomo era originario di Paglieta, in provincia di Chieti. L’aggressione è avvenuta a Largo Preneste, quando il pittore è stato colpito al volto con un pugno. Era dunque stato portato d’urgenza in ospedale ma le sue condizioni sono apparse fin da subito disperate. Intanto i carabinieri continuano ad indagare al fine di individuare il responsabile di tutto questo. Pare che l’uomo, al momento dell’assurda aggressione, stesse parlando con alcuni giovani. Uno di questi, del tutto all’improvviso, lo avrebbe colpito violentemente al volto facendolo cadere a terra. Umberto Ranieri ha dunque battuto la testa molto violentemente.

MORTO UMBERTO RANIERI, L’ARTISTA 55ENNE E GAY COLPITO VIOLENTEMENTE AL VOLTO A LARGO PRENESTE

Il fatto è avvenuto intorno alle ore 21 di domenica presso Largo Preneste, alla periferia di Roma. Il pittore si recava spesso presso la piazza che si trova tra Prenestino Labicano e Casal Bertone. Avrebbe dunque avuto una discussione con dei ragazzi e qualcuno gli avrebbe dato un pugno in faccia in modo molto violento. L’artista è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Vannini in gravi condizioni, per poi essere trasferito presso l’ospedale San Giovanni Addolorata. Qui il 55enne è stato sottoposto ad un intervento chirurgico che però non è riuscito a salvargli la vita.

L’AGGRESSIONE AVVENUTA A LARGO PRENESTE, A ROMA: ECCO COSA E’ SUCCESSO

Intanto si cerca di comprendere la dinamica dei fatti e i carabinieri indagano a tal fine. Non si sa chi abbia compiuto questo gesto e soprattutto quale possa essere il movente. Nelle prossime ore si procederà alla visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per comprendere l’accaduto.

Ad occuparsi delle indagini sono i carabinieri della compagnia Casilina, diretti dal comandante Nunzio Carbone. Secondo quanto si apprende, prima dell’aggressione i ragazzi erano seduti tutti su una panchina quando per motivi ancora da stabilire hanno discusso con Ranieri. L’uomo si recava spesso in quella piazza per fare due chiacchiere. Un giovane poi lo ha colpito al volto e il pittore è caduto a terra sbattendo la testa. Tutto il gruppetto è fuggito via facendo perdere le proprie tracce.

UMBERTO RANIERI UCCISO PERCHE’ GAY? I CARABINIERI ESCLUDONO LA PISTA OMOFOBA

Umberto Ranieri era un pittore molto apprezzato a Roma. Qui lavorava ed esponeva le sue opere d’arte. Si esclude attualmente che l’aggressione possa avere origini nell’omofobia ma solo con il proseguire delle indagini si potrà fare maggiore chiarezza sull’accaduto.



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