Attualità Italiana

Scuolabus incendiato, l’autista tentò l’attentato due giorni prima?

L'autista dello scuolabus incendiato con 51 ragazzini a bordo aveva già provato a fare l'attentato un paio di giorni prima dirottando il mezzo

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Scuolabus incendiato, l’autista tentò di fare l’attentato già due giorni prima? Questo è quanto sarebbe emerso dalle indagini e dalle testimonianze raccolte nelle ore successive la tentata strage. A quanto pare Ouesseynou Sy aveva acquistato il materiale necessario già da un po’. Si è procurato dello spray per oscurare i vetri, le fascette da elettricista per immobilizzare gli studenti, e anche l’accendigas per far esplodere il pullman uccidendo tutti i bambini a bordo. Ed ora emerge che probabilmente l’autista abbia provato a mettere in atto l’attentato già due giorni prima, cercando di dirottare il pullman. In quell’occasione un professore era intervenuto invitando l’uomo a prendere la strada giusta. Nessuno avrebbe potuto immaginare quale fosse il suo folle piano.

SCUOLABUS INCENDIATO, L’AUTISTA AVEVA ACQUISTATO TUTTO CIO’ CHE SERVIVA PER L’ATTENTATO E FORSE AVEVA PROVATO A METTERE IN ATTO IL PIANO DUE GIORNI PRIMA

All’uscita della scuola media frequentata dai ragazzini presi in ostaggio dall’autista, tre di loro hanno raccontato quanto accaduto qualche giorno prima. Hanno riferito che l’uomo abbia “cercato di deviare percorso“, ma che è stato fermato da un professore, il quale è intervenuto dicendo: “Che cosa sta facendo? Prendi la strada giusta“. A quel punto Ouesseynou Sy ha dunque proseguito sul percorso corretto. I ragazzini hanno poi raccontato di aver visto l’autista nervoso già nella giornata di lunedì. “Ci trattava male“, hanno detto, e addirittura avrebbe risposto con “vaffa…lo” ad un bambino che lo aveva salutato educatamente. Gli studenti hanno anche detto che li spingeva per salire e li strattonava, perché aveva molta fretta.

Per fortuna l’attentato è fallito e i bimbi stanno bene nonostante lo scuolabus incendiato. Il conducente del mezzo ora si trova in carcere a San Vittore. Non si mostra assolutamente pentito della mancata strage ai danni di 51 studenti delle scuole medie, terrorizzati dalle sue minacce. Ora l’uomo, nato in Francia da genitori senegalesi, spera che il suo messaggio sia arrivato in Africa. L’invito agli africani è quello di non partire. In un video su Youtube Ouesseynou Sy dice: “Africani, non ve ne andate, qui non è tutto bello come sembra“. Continua poi dicendo: “E voi, europei, siete i responsabili delle morti nel Mediterraneo“. Le stesse parole le utilizza in carcere con gli altri reclusi. Su di lui pendono le accuse di sequestro di persona, incendio, strage e resistenza. Non manca l’aggravante della finalità terroristica.

Oggi pomeriggio l’autista dello scuolabus incendiato verrà interrogato. Il suo avvocato ha annunciato di voler richiedere la perizia psichiatrica. Intanto ha già confessato le sue intenzioni. Dopo aver compiuto la strage, il conducente voleva prendere un volo per il Senegal insieme agli ostaggi, che dovevano fargli da scudo. I magistrati stentano però a credere a questa versione dei fatti.



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