Attualità Italiana

La storia di Arianna Flagiello: il compagno accusato per istigazione al suicidio e maltrattamenti

Arianna si è tolta la vita perchè era stanca di essere maltrattata: il compagno accusato di istigazione al suicidio

Il pubblico di Chi l’ha visto, nelle ultime settimane ha seguito una storia poco conosciuta e poco raccontata dalla stampa nazionale. E’ la storia di Arianna Flagiello una ragazza semplice, che amava la sua famiglia ma che forse non si è riuscita a confidare fino in fondo e ha deciso di togliersi la vita, stanca delle continue vessazioni del suo compagno. Nella trasmissione di Rai 3 abbiamo ascoltato anche la voce di Mario, che ha negato di aver fatto del male a sua moglie ( gli amici parlano di botte, schiaffi ma lui nega). Ma adesso le parole di Mario, sembrano non trovare riscontro in quello che la legge italiana ha deciso. Arianna si lanciò dal quarto piano perché esasperata dai continui maltrattamenti di cui era vittima, da parte del compagno, Mario Perrotta. È la conclusione a cui sono giunti i giudici della terza Corte di Assise di Napoli, che hanno condannato Perrotta a 22 anni di reclusione per avere provocato la morte della ragazza; l’uomo era sotto processo anche per istigazione al suicidio, reato che è stato assorbito da quello di morte come conseguenza di maltrattamenti, e di estorsione, reato per il quale è stato assolto.

LA STORIA DI ARIANNA FLAGIELLO: CONDANNATO IL SUO COMPAGNO

Mario ha raccontato la sua versione dei fatti anche alla trasmissione di Rai 3 negando tutto quello che parenti e amici hanno sempre raccontato. Per la famiglia di Arianna, lei era una sorta di bancomat per suo marito. A detta della madre e della sorella di Arianna, il suo compagno non lavorava e continuava però a chiedere soldi a sua moglie per i viaggi, per i vestiti, per il suo vizio del gioco. Arianna non ha trovato la forza di chiedere aiuto e quel giorno maledetto, ha deciso di buttarsi dal balcone per farla finita.

Non solo nel corpo, Arianna, come dimostrano le chat ritrovate dalla famiglia della ragazza, veniva umiliata anche nello spirito e nell’anima. Veniva offesa continuamente per il suo aspetto fisico, veniva offesa perchè a detta di suo marito non era bella. Ma soprattutto era costantemente umiliata perchè aveva perso un bambino e non era diventata mamma.

Mario ha sempre negato le accuse: ha dichiarato di lavorare, magari in nero e per questo non risultava nulla di ufficiale. Ha dichiarato di non aver mai fatto del male a sua moglie. Nella trasmissione di Rai 3 però oltre alle testimonianze di amici comuni, è stata raccolta anche quella di un uomo che lavora in un supermercato e dice di aver visto Mario dare un calcio ad Arianna, dopo una breve discussione. Un altro episodio che lascia sgomenti lo raccontano gli amici: nel corso di una serata Mario avrebbe picchiato Arianna tanto da indurla a farsi i bisogni addosso, l’uomo avrebbe poi persino mostrato le lenzuola sporche. Mario nega di aver picchiato in quella occasione la sua compagna e dice di aver semplicemente sbattuto le mani, come a voler applaudire, e di aver sgridato la donna perchè era ubriaca tanto da non trattenersi.

Il 19 agosto 2015, dopo aver detto a sua madre di essere preoccupata e dopo un litigio con Mario, al quale ha assistito anche la madre di lui, Arianna apre il balcone dell’appartamento in cui viveva e si butta di sotto. Secondo quanto hanno stabilito i giudici ha sopportato vessazioni e maltrattamenti per anni.

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