Economia

Non congruità soldi sul conto e spese? Il risparmiometro controlla e sanziona

In Italia arriva il risparmiometro, creato e gestito dall'Agenzia delle Entrate: ecco cos'è questo nuovo strumento e come funziona

cos'è il risparmiometro e come funziona


Cosa succede se ho sul conto corrente più soldi rispetto al mio stipendio e alle mie spese? Fino ad oggi questa situazione non era un pericolo anzi era un sintomo dell’enorme propensione al risparmio da parte degli italiani. Il problema è che, secondo il Fisco, dietro al risparmio dell’individua si può nascondere l’evasione fiscale e allora ecco che arriva il risparmiometro, una potenziale nuova tassa sui risparmi in banca. Questo innovativo strumento di accertamento guarderà direttamente nei risparmi degli italiani.

A introdurlo e a gestirlo ci pensa l’Agenzia delle Entrate. Il suo scopo è quello di trovare casi di evasione fiscale. Ma come funziona il risparmiometro? Stando alle ultime notizie, il sistema sarà molto semplice e proprio per questo si preannunciano tempi bui per gli evasori fiscali oppure per tutti i risparmiatori?

RISPARMIOMETRO COS’È E COME FUNZIONA LO STRUMENTO CREATO DALL’AE

Arriva il risparmiometro, introdotto e gestito dall’Agenzia delle Entrate, che avrà come scopo quello di trovare i presunti evasori fiscali. Questo strumento avrà il compito di guardare proprio all’interno del portafogli degli italiani. Una nuova arma di accertamento, dunque, utilizzata sui contribuenti italiani. Ad annunciare il suo arrivo nel 2018 ci ha pensato il quotidiano Italia Oggi, il quale rivela che l’Agenzia delle Entrate è pronta sperimentare questo nuovo algoritmo, capace di trovare le incongruenze tra stipendio e risparmio. Come funziona il risparmiamentro?

Il procedimento appare abbastanza semplice. Stando alle ultime notizie, l’Agenzia delle Entrate confronterà i dati di dichiarazioni dei redditi e i movimenti che vengono effettuati sul conto in banca. Nel caso in cui dovessero essere rilevate delle incongruenze, scatteranno i controlli da parte del Fisco. Nel mirino dei Funzionari delle Entrate finiranno proprio coloro che spendono troppo poco. Pertanto, sembrano ormai vicini tempi bui per i risparmiatori. Presto, questo nuovo strumento verrà avviato in fase sperimentale. L’obbiettivo sembra essere quello di comprendere le spese medie di ogni italiano, confrontandole a sua volta con il reddito dichiarato. In questo modo, sarà possibile capire se ci sono delle incongruenze. In definitiva il suo compito è quello di capire se le spese medie dei contribuenti superano quelle dei redditi conseguiti.

RISPARMIOMETRO: TROVA GLI EVASORI FISCALI O OSTACOLA I RISPARMIATORI?

Il risparmiometro arriva nel portafogli degli italiani e già questo mette un po’ paura ai risparmiatori. In particolare sappiamo che se le incongruenze dovessero risultare superiori al 20%, scatterebbe la procedura di accertamento. Dunque, se un contribuente dichiara di avere un determinato reddito annuo, ma possiede dei risparmi in banca sospetti, ecco che l’Agenzia delle Entrate si sentirà costretta a chiedere quali sono le fonti di reddito dell’italiano in questione. Chi ha troppi risparmi potrebbe finire presto nel mirino di questo nuovo strumento d’accertamento.

Verranno segnalati tutti coloro che effettuano pochi movimenti bancari o che prelevano somme di piccola entità. In questi casi, il Fisco inizierà a fare i suoi controlli per comprendere quali sono in realtà le fonti di reddito non dichiarate, attraverso le quali il contribuente può permettersi di risparmiare. Il contribuente potrà, però, anche difendersi, portando all’Agenzia delle Entrate tutte le prove che riguardano la propria fonte di risparmi. Se non venissero presentate le prove, ecco che scatterà la tassa sul risparmio. Questa verrà applicata solo sulla parte di denaro ritenuta in eccesso rispetto ai redditi che vengono dichiarati.

Proprio l’estrema facilità di utilizzo del risparmiometro viene vista come una minaccia alla libertà finanziaria di ognuno. 

 



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