Economia

Bonus 80 euro ci sarà nel 2018? Con reddito di cittadinanza non sarebbe sicuro

Si torna a parlare di possibile cancellazione del bonus di 80 euro nel 2018 e questa volta sotto accusa finisce l'ipotesi reddito di cittadinanza. La verità è che la coperta è troppo corta

bonus 80 euro


Il bonus di 80 euro, introdotto dal governo Renzi, potrebbe essere eliminato dal nuovo governo se si dovessero verificare una serie di condizioni. E’ questo il quadro generale della situazione a seguito delle recenti novità. Popolo italiano popolo che ascolta promesse: Renzi ci ha provato con il bonus di 80 euro, Di Maio e i 5 stelle ci provano con il reddito di cittadinanza. Se in passato in merito agli 80 euro in più dati dal governo Renzi si è molto discusso, oggi, pensare che possano scomparire dalle buste paga, lascia l’amaro in bocca anche a tutte  le persone che avevano criticato questa iniziativa. Ma perchè in queste ore circola la voce che il bonus di 80 euro non ci sarà nel 2018? Tutto si lega al Reddito di Cittadinanza. O meglio tutto si lega a una proposta che nelle ultime ore è stata fatta da Marco Travaglio.

Il giornalista infatti avrebbe in qualche modo trovato la soluzione per coniugare due cose: far si che i cittadini non perdano questi famosi 80 euro e fare anche in modo che il Movimento 5 stelle possa andare avanti per la sua strada arrivando a concretizzare quindi l’idea del reddito di cittadinanza che non sarebbe più solo una proposta, ma qualcosa di concreto.

BONUS 80 EURO 2018 CANCELLATO PER FAR LARGO AL REDDITO DI CITTADINANZA

Al punto 5 del suo editoriale, con i consigli non richiesti al Movimento 5 stelle, Travaglio scrive: ” Parlate poco di formule e molto di contenuti. Dopo la Direzione Pd di lunedì, quando si capirà – forse – chi comanda in quel manicomio, presentate ai Dem, ai loro satelliti e a LeU una proposta che non possano rifiutare. Cioè 10 cose concrete e praticabili da fare insieme.”

E approfondisce quindi a questo punto la storia legata agli 80 euro e al reddito di cittadinanza: “Cioè: reddito di cittadinanza (magari in forma graduale) al posto degl’inutili 80 euro, delle altre mance renziane, dei soldi a pioggia alle grandi imprese e dell’abolizione dell’Imu sulle prime case dei benestanti e dei ricconi; ripristino dell’articolo 18 là dove c’era prima di Renzi; norme draconiane contro la corruzione e l’evasione (valgono due o tre manovre finanziarie);”

Questa la proposta che Marco Travaglio ha fatto con i suoi consigli al Movimento 5 stelle. Ma questa soluzione che Travaglio suggerisce, come impatterebbe in concreto? Secondo degli studi approfonditi in merito, le fasce a essere indebolite se il bonus di 80 euro venisse abolito, sarebbero sempre quelle più deboli, che perderebbero questo bonus. In particolare, perderebbero questo bonus di 80 euro persone che non avrebbero modo di chiedere il reddito di cittadinanza, persone che hanno già un reddito ( mediamente compreso tra i 24 mila e i 26 mila euro). Questa operazione suggerita da Travaglio quindi andrebbe solo a vantaggio di chi non ha un lavoro e di chi ha diritto al reddito di cittadinanza mentre indebolirebbe la fascia dei “nuovi poveri” se così possiamo definirli. I tanti italiani che in busta paga si vedono corrispondere ogni mese dalle 1000 alle 2000 euro resterebbero nel mezzo e quindi sarebbero esposti a conseguenze negative.

Per ora si tratta di ipotesi ma i consigli di Travaglio confermerebbero indirettamente l’allarme lanciato da alcuni analisti. Il bonus di 80 euro potrebbe essere incluso nella lista di benefit e detrazioni che verrebbero inevitabilmente eliminate per far posto al reddito di cittadinanza. 

 



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