Economia

News pensioni: prepensionamenti e pensionamenti con la riforma pensioni 2019

Scopriamo cosa cambia e cosa no per quanto riguarda i prepensionamenti e i pensionamenti con la riforma pensioni 2019

riforma pensioni 2019


La riforma pensioni 2019 fa discutere e a preoccuparsi sono soprattutto i cittadini prossimi al pensionamento. Infatti bisogna ancora chiarire in maniera certa quali saranno le possibilità per l’uscita dal lavoro anticipata e non, con l’entrata in vigore del sistema pensionistico. Il Governo M5S-Lega dunque sta apportando dei cambiamenti radicali, volti a superare in maniera definitiva la Legge Fornero. Ma cosa succede ai prepensionamenti e pensionamenti con la riforma pensioni 2019? Ci sono alcune forme di pensionamento che rimangono invariate, salvo subire l’aumento dell’età a causa dell’adeguamento alle aspettative di vita. Facciamo quindi un po’ di chiarezza sulla riforma pensioni 2019.

RIFORMA PENSIONI 2019, QUALI SONO LE NEWS RIGUARDO PREPENSIONAMENTI E PENSIONAMENTI: COSA SUCCEDERA’ A PARTIRE DAL PROSSIMO ANNO?

Chi maturerà i requisiti per le pensioni quota 100 potrà andare in pensione, molto probabilmente, già a partire da aprile 2019. I requisiti minimi per accedere a questa misura, che attualmente non è ancora ufficiale, sono i seguenti: bisogna aver compiuto 62 anni di età e aver maturato 38 anni di contributi. Ovviamente si può andare in pensione anche con età più elevata e numero maggiore di anni di contributi. Stando alle ultime notizie sulla riforma pensioni 2019, non sono previste delle penalizzazioni per chi sceglie questa formula. Sta di fatto che l’assegno pensionistico potrebbe ridursi, anche fino al 20%, in base agli anni di contributi “mancanti”. La finestra di aprile 2019 potrebbe inoltre riguardare solo i lavoratori del settore privato, mentre quelli del settore pubblico potrebbero dover attendere il giorno 1 luglio 2019. Secondo le ultime indiscrezioni, le finestre per gli statali potrebbero essere semestrali.

Chi invece ha i requisiti per il pensionamento anticipato, non dovrà sottostare alle “regole” della quota 100. Chi ha maturato gli anni di contributi necessari al pensionamento, non dovrà attendere per forza i 62 anni in quanto i due tipi di pensione viaggiano separatamente. La pensione anticipata si ottiene con 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi di contributi per le donne.

Insomma, come si vede le questioni connesse alla riforma pensioni 2019 sono davvero tante e bisogna cercare di fare luce sull’argomento. Al momento si parla solo di ipotesi e indiscrezioni e non si può fare altro che attendere il Decreto Legge del Governo M5S-Lega per scoprire quali saranno tutti i punti di questa riforma del sistema pensionistico. Ciò che è certo è che si vuole superare la Legge Fornero, criticata negli anni. Come sarà quindi il nuovo sistema pensionistico a partire dal 2019? Riuscirà a migliorare le cose?



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.