Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie: ci saranno anche con meno fondi

Il Governo rimane fermo sulle proprie decisioni: le pensioni quota 100 ci saranno a partire dal prossimo anno, con delle finestre di uscita mobili

pensioni quota 100


Il Governo M5S-Lega non fa marcia indietro sulle pensioni quota 100. Nonostante la diminuzione dei fondi a disposizione per questa ed altre misure, la riforma delle pensioni non sembra dunque essere a rischio. Ma come si farà con meno soldi da utilizzare? Dal Ministero del Lavoro arrivano alcune notizie su come si intende procedere per mantenere le promesse fatte agli italiani. Scopriamo dunque quali sono le ultime notizie riguardanti le pensioni quota 100 e la riforma del sistema pensionistico in generale.

PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE, COSA SUCCEDE CON MENO FONDI A DISPOSIZIONE? TUTTE LE NOVITA’

La riduzione dei fondi per cercare di evitare la procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia ha fatto diminuire le risorse a disposizione. Il sottosegretario Claudio Durigon ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero, nella quale parla della misura delle pensioni quota 100. Ha dunque dichiarato che questo provvedimento è “sostanzialmente pronto nonostante i fondi minori a disposizione. A quanto pare non si fanno passi indietro e i lavoratori con 62 anni di età e 38 anni di contributi, potranno lasciare il lavoro prima del previsto.

La prima finestra di uscita rimane ad aprile 2019 per i dipendenti del settore privato. Coloro che lavorano nel settore pubblico, invece, potranno lasciare il lavoro a partire dal mese di ottobre 2019 con le pensioni quota 100. La platea di coloro che potenzialmente potrebbero rientrare in questa misura è di circa 35mila persone. Ma come si conterranno i consti in virtù della riduzione dei fondi? Durigon ha affermato che proprio le finestre di uscita aiuteranno a contenere la spesa totale.

Cosa succede invece per le pensioni minime? Anche il vicepremier Luigi Di Maio ha detto la sua riguardo la riforma delle pensioni. Gli assegni minimi verranno aumentati a 780 euro già a partire da febbraio. Si è espresso anche sulle pensioni d’oro, sottolineando che verranno effettuati dei tagli a partire “dai 4mila euro in su, ma per tutto quello che non è stato versato“. Dunque si interverrà sulle pensioni d’oro di coloro che non hanno versato abbastanza contributi tali da giustificare un importo così elevato.

Dunque a quanto pare il Governo M5S-Lega rimane fermo sulle proprie decisioni. Non dovrebbe perciò deludere gli italiani che hanno votato sulla base delle promesse fatte in campagna elettorale. L’obiettivo è quello di far ripartire l’economia evitando però problemi con l’Unione Europea. Non ci resta che attendere qualche giorno per sapere cosa succederà alle pensioni quota 100 e ad altre misure della riforma delle pensioni.



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