Economia

Pensioni ultime notizie tagli assegni, rimandato il conguaglio: quando si pagherà?

I tagli agli assegni delle pensioni prevedono un conguaglio per il recupero degli importi eccedenti ricevuti tra gennaio e marzo

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Pensioni ultime notizie tagli assegni, il conguaglio è stato rimandato. A partire dal mese di aprile, le pensioni sono state erogate seguendo il ricalcolo dell’importo delle pensioni che superano di tre volte il minimo. Con la Legge di Bilancio 2019 è stato infatti introdotto un nuovo sistema di perequazione. Da gennaio a marzo però le pensioni sono state erogate seguendo il vecchio calcolo e dunque i beneficiari dovranno restituire l’importo eccedente. Secondo quanto si apprende, il conguaglio è stato rimandato. Scopriamo quindi quando dovrà essere pagato questo importo.

PENSIONI ULTIME NOTIZIE TAGLI ASSEGNI: IL CONGUAGLIO PER I MESI DA GENNAIO A MARZO E’ STATO RIMANDATO, ECCO PERCHE’

Per quale motivo è stato rimandato il recupero degli importi eccedenti erogati nel periodo compreso tra gennaio e marzo? L’Inps ha fatto sapere che il conguaglio avverrà in un momento successivo. Questo per il “sovrapporsi di elaborazioni massive relative all’attuazione delle riforme legate al decreto legge 4 del 2019“. Si tratta soprattutto delle “operazioni legate a pensione quota 100 ed al reddito e pensione di cittadinanza“. Dunque, date queste incombenze, non è stato ancora possibile effettuare questo conguaglio. In occasione dei pagamenti delle pensioni previsti per i prossimi mesi, l’Inps applicherà dunque un conguaglio a debito dei pensionati una tantum.

TAGLI ASSEGNI PENSIONI, ECCO COME FUNZIONANO IN BASE ALLE VARIE FASCE

Per il triennio 2019-2021, è previsto il taglio alle pensioni. Per quelle superiori 3 volte il minimo ma inferiori a 4, la rivalutazione è del 97%. Per quelle superiori da 4 a 5 volte il minimo, invece, è pari al 77%. Le pensioni tra 5 e 6 volte il minimo invece subiranno una rivalutazione del 52%. Oltre le 6 volte il minimo, invece, la rivalutazione è del 47%. Il 45% è per gli assegni che superano il minimo di 8 volte. Infine, la rivalutazione per gli importi pensionistici pari a 9 volte il minimo, è del 40%.

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I pensionati stanno dunque ricevendo degli assegni inferiori nel caso in cui rientrino nelle categorie che vi abbiamo illustrato. I tagli agli importi saranno più evidenti per le pensioni di media fascia e di fascia maggiore. E’ stato stimato che, su un assegno di 2.500 euro lordi, il taglio sarà di circa 320 euro in tre anni. In definitiva, i pensionati rientranti nelle categorie soggette al nuovo calcolo, possono arrivare a perdere anche 170 euro l’anno. Questi tagli alle pensioni andranno avanti per tre anni, e quindi fino al 2021.

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