Prima pagina Gazzetta dello sport, Pato vuole la Champions
La prima pagina de La Gazzetta dello sport di oggi 15 luglio 2011 è dedicata a Pato l’attaccante brasiliano del Milan. Il Papero ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano dalle pagine rosa parlando un pò di tutto ma in particolare di una cosa: per la prossima stagione sogna la Champions, sarà il suo regalo […]
La prima pagina de La Gazzetta dello sport di oggi 15 luglio 2011 è dedicata a Pato l’attaccante brasiliano del Milan. Il Papero ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano dalle pagine rosa parlando un pò di tutto ma in particolare di una cosa: per la prossima stagione sogna la Champions, sarà il suo regalo alla donna che ama. Difficile che qualcuno non sappia di chi stiamo parlando. Si tratta di Barbara Berlusconi che non porta questo cognome per una semplice coincidenza, è la figlia di Silvio Berlusconi. Pato le vuole regalare la Champions, ce la farà? Me vediamo la prima pagina.
Prima pagina Gazzetta dello sport, oggi 15 luglio 2011
Ha iniziato regalandole una soddisfazione dal Brasile. La doppietta realizzata durante la partita di Coppa America è tutta per la sua bella. Patp la dedica a Barbara Berlusconi la donna che gli ha cambiato la vita. Il papero rossonero non ha dubbi sul suo futuro con la maglia del Milan. Adesso oltre che dall’amore per il club è legato a Milano anche da Barbara. Per lei farà qualcosa nella prossima stagione: proverà a vincere la Champions League e la dedicherà a lei. Bel regalo penseranno soprattutto i tifosi che a questo punto da questa storia possono solo guadagnare, sperando che l’amore duri in eterno.
Dopo questa nota mista di gossip e calcio vediamo che in prima pagina non c’è solo l’intervista ad Alexander Pato ma c’è spazio anche per il presidente della Juventus, Andrea Agnelli.
La battaglia contro l’Inter per lo scudetto del 2006 non è finita anzi è semplicemente appena iniziata. Lo immaginavamo che la Juve non avrebbe mollato e infatti Agnelli lancia un messaggio a Moratti della serie “non finisce qui”.
Filomena Procopio
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