Tech

Cloud Girlfriend, la fidanzata perfetta è la nuova applicazione su Facebook

Quanti di voi sanno che da adesso su facebook esiste la ragazza perfetta? Così Facebook, strumento che si improvvisa Cupido molte volte fa trovare l’amore ai propri utenti. Altre volte proprio grazie al social network si possono scoprire tradimenti, quindi Facebook potremmo dire che sa da un lato favorisce la nascita di nuovi amori, attraverso […]

Quanti di voi sanno che da adesso su facebook esiste la ragazza perfetta?

Così Facebook, strumento che si improvvisa Cupido molte volte fa trovare l’amore ai propri utenti. Altre volte proprio grazie al social network si possono scoprire tradimenti, quindi Facebook potremmo dire che sa da un lato favorisce la nascita di nuovi amori, attraverso la comunicazione mediata da un pc, quindi via chat, dall’altro potrebbe rivelare delle scomode verità che segnano la fine di molte storie.

Facebook fa incontrare migliaia di persone, ma non sempre è possibile trovare la donna perfetta. O almeno, non fino ad oggi! La ragazza perfetta sul social network esiste, ma, purtroppo per gli inguaribili romantici, si tratta solo di un’applicazione chiamata semplicemente Cloud Girlfriend, il cui scopo è proprio quello di trovare la ragazza perfetta su facebook.

Si tratta, essenzialmente, di un sistema che interagisce con il proprio profilo sui social network, per esempio pubblicando messaggi sulla bacheca di Facebook, in modo da far credere agli altri contatti di essere fidanzati. Ma se qualcuno può storcere il naso di fronte all’etica di questa applicazione, non dello stesso avviso è il co-fondatore di Cloud Girlfriend, David Fuhriman. Infatti, secondo Fuhriman, l’applicazione è stata creata specificatamente per aiutare i ragazzi a trovare una ragazza. In che modo? Se i visitatori del profilo su Facebook leggono i messaggi di questa immaginaria fidanzata, penseranno che l’utente in questione sia una persona che interessa a qualcuno, e quindi potrebbe incuriosirsi e conoscerla meglio.

Si tratta di un servizio con una sorta di valenza terapeutica, in grado di soddisfare i bisogni psicologici di ogni essere umano, ovvero intimità e amicizia. L’unica differenza è la virtualità del tutto. Ma anche una relazione virtuale, secondo Fuhriman, può aiutare gli utenti ad avere fiducia in se stessi e quindi a migliorare la propria vita reale, simulando in un gioco quel che potrebbe essere nella realtà

Sara Moretti



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.