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Terremoto in centro Italia: la terra trema ancora, è emergenza sfollati

Terremoto in centro Italia: la terra trema ancora, è emergenza sfollati. Ecco le ultime notizie


E’ un incubo quello che stanno vivendo le popolazioni del centro Italia: la terra continua a tremare e non sembra volersi fermare. Nelle ultime ore, dopo la fortissima scossa del 30 ottobre alle 7,41, secondo i rilievi dell’INGV sono state più di ventimila le scosse percepite nella nostra Italia e non solo nelle zone interessate in modo diretto dal sisma. La terra trema e se da un lato, c’è fiducia e sollievo per il fatto che questa ennesima scossa così violenta non ha provocato vittime e il bilancio parla solo di 20 persone ferite in modo non grave dall’altro c’è la desolazione. Interi paesi rasi al suolo, realtà completamente distrutte e paura, paura che tutto questo possa continuare ancora per molto tempo. Ma il vero problema è legato al numero degli sfollati. Dopo il terremoto del 24 agosto, le popolazioni di paesi come Amatrice, Arquata del Tronto, avevano cercato di ritrovare quella apparente normalità che li ha riportati nelle case, quella agibili, e nelle strutture adibite dalla protezione civile. Oggi resta davvero poco di tutto questo, anche in altre cittadine che ad agosto erano state graziate. Pensiamo ad esempio a Norcia che resta comunque un esempio da seguire, visto che molte delle case costruite nel rispetto delle regole, sono oggi ancora in piedi. Gli edifici vecchi però sono rimasti coinvolti e il terremoto ha fatto nuovi danni. Per questo la vera emergenza è legata agli sfollati, che sono passati da 10 mila a quasi 100 mila, secondo quelle che sono le prime stime della Protezione Civile.

LE DRAMMATICHE IMMAGINI DA AMATRICE: UN PAESE RASO AL SUOLO

Al momento le persone sfollate vengono accolte in centri di prima accoglienza, strutture di emergenza ovviamente, che nelle prossime ore dovranno diventare un punto di riferimento, purtroppo, per chi ha perso tutto. Una situazione difficile anche dal punto di vista psicologico visto che molte delle persone vivono l’incubo terremoto da due mesi, senza sosta.

Per il momento sia in Umbria che nelle Marche, dopo la forte scossa di terremoto, non ci sono dispersi e non ci sono vittime. Nessun disperso neppure nell’alto Lazio.



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