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La storia di Sana Cheema: la giovane italo pakistana è stata strangolata, chi l’ha uccisa?

La storia di Sana Cheema: la giovane italo pakistana è stata strangolata, chi l'ha uccisa? Sana è stata uccisa da suo padre e da suo fratello, persone che avrebbero dovuto proteggerla?


La storia di Sana Cheema ha fatto il giro del mondo indignando tutti. La ragazza, viveva in Italia da tempo ma le sue radici erano in Pakistan. Ed è proprio in Pakistan che la ragazza ha trovato la morte. Nessuno sapeva che Sana non sarebbe tornata più in Italia, al suo lavoro di assicuratrice a Brescia. Ma le amiche hanno subito capito che non poteva essere una coincidenza quella morte assurda. Una ragazza di 25 anni non può morire così, senza un perchè. E grazie al coraggio di una delle amiche di Sana, una ragazza che vive in Italia e che ha voluto raccontare alla stampa la storia della giovane, oggi sappiamo che Sana non è morta in modo tragico. Nessun arresto cardiaco, nessun problema di salute: Sana è stata strangolata. Non ci sono dubbi: questo il risultato autoptico. Sana aveva l’osso del collo rotto, un indizio che non lascia adito ad altre spiegazioni. 

A riferire la notizia della morte per strangolamento sono i media pakistani che citano il rapporto dell’autopsia. Gli esami mostrano che “l’osso del collo è stato rotto”, indizio che orienta verso un decesso per strangolamento.

LA STORIA DI SANA CHEEMA: NEL 2018 SI MUORE ANCORA PER UN MATRIMONIO COMBINATO

Una storia che avrò sicuramente degli strascichi tra Italia e Pakistan: Sana è stata uccisa dai suoi familiari perchè non voleva sposare un ragazzo del suo paese? Stando a quanto hanno raccontato alcune delle amiche di Sana, la ragazza era felice in Italia. Aveva un lavoro che le dava gratificazione ed era anche fidanzata con un ragazzo italo pakistano. A quanto pare però la famiglia di Sana, che in Pakistan ha un certo rilievo sociale, non gradiva questa unione. Pare che il ragazzo non appartenesse alla stessa casa di Sana per cui suo padre non e avrebbe potuto benedire l’unione.

Le amiche di Sana spiegano che la ragazza era andata in Pakistan probabilmente con la volontà di ribadire che il suo non sarebbe stato un matrimonio combinato. Sana però da quel viaggio non è mai più tornata e il suo corpo giace nella terra che le ha dato i natali. Ed è proprio in quella terra che a quanto pare c’è anche il suo assassino, o forse i suoi assassini. 

 Il padre della ragazza, Ghulam Mustafa, il fratello Adnan Mustafa e lo zio Mazhar Iqbal sono in arresto già da alcune settimane. Anche la polizia pakistana ritiene il padre responsabile dell’omicidio della figlia che avrebbe rifiutato di sposare un parente. In Italia e in Pakistan si chiede giustizia per Sana. 



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