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A Mattino 5 il dolore dei genitori di Marco Vannini: “una grande ingiustizia, faremo una guerra”

Le ultime notizie sul caso Marco Vannini: mamma Marina e papà Valerio in diretta a Mattino 5


L’abbiamo sentita urlare tutto il suo dolore ieri in aula mamma Marina dopo la lettura del dispositivo nel processo di appello. L’abbiamo vista disperarsi, non ha neppure più lacrime la mamma di Marco Vannini. Abbiamo ascoltato la disperazione di papà Valerio che non riesce a credere che la vita di suo figlio possa valere 5 anni. Così è stato deciso: Antonio Ciontoli condannato a 5 anni, pena ridotta ( nel processo di primo grado era stato condannato a 14 anni di reclusione). Non riescono a credere a questa giustizia i genitori di Marco Vannini che in diretta oggi con Mattino Cinque, nella puntata del 30 gennaio 2019, provano a raccontare il loro disappunto. Non è facile neppure per Federica Panicucci che nei primi minuti del collegamento con la casa di Cerveteri spiega di essere a disagio, in difficoltà perchè non sa neppure lei come commentare quanto successo. Mamma Marina e papà Valerio hanno il volto segnato dal dolore ma le lacrime non riescono a scendere. “Non ne ho più” ha detto la mamma di Marco che non si dà pace e non riesce a credere che tutto questo sia successo davvero. “Vi vorremmo tutti abbracciare, immaginiamo quello che tu da mamma stai provando” ha detto la conduttrice. Marina parla di un dolore fortissimo, quello che una madre prova quando succedono queste cose.

Le parole di Marina nella puntata di oggi di Mattino Cinque: 

“Sono dovuta uscire fuori con i Carabinieri, mi hanno minacciato, mi hanno detto che mi avrebbero denunciato. Io devo essere scortata, non nel mio nome, non nel nome del popolo italiano. Faremo una guerra, io non mi fermerò. Ieri mi hanno trovato debole. Ieri pensavo che almeno riconfermassero la pena. Non avrei pensato che sarebbe successo quello. Lui non si farà neppure un anno di galera. E’ una cosa vergognosa. Tutto questo mi fa pensare che non c’è più giustizia. Forse hanno ragione le persone che pensano che bisogna farsi giustizia da soli. Lo stato ti porta a pensare questa cosa. E’ quello che penso. Per fortuna al momento posso ancora gridare e dire quello che penso. Da 44 mesi mi batto per avere giustizia. Il caso è andato male dall’inizio: ricordiamoci che la casa non è stata sequestrata. Dobbiamo credere alle parole dei Ciontoli ma chi ce lo dice che ha sparato lui? E’ un oltraggio all’intelligenza umana. “

MARCO VANNINI ULTIME NOTIZIE: I GENITORI ANDRANNO AVANTI IN CERCA DI GIUSTIZIA

Marina e Valerio non si arrendono, andranno avanti. Adesso c’è la Cassazione e i genitori di Marco sperano che possano avere giustizia nel terzo grado. 

Mamma Marina continua: 

“Io dico solo una cosa, le motivazioni andranno lette ma io dico se Marco fosse morto subito in quella casa io avrei capito il colposo ma Marco è morto dopo 4 ore. Tutte le perizie fatte dimostrano che si poteva salvare per questo non riesco a capire le motivazioni. Quando un ragazzo viene sparato la prima cosa che si fa è chiamare i genitori. Non mi hanno dato neanche la possibilità di stare vicino a mio figlio negli ultimi istanti della sua vita, si devono vergognare. “

Valerio ricorda che anche i medici della famiglia Ciontoli hanno ammesso che Marco si poteva salvare. 



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