Consigli di Cucina

Quale olio scegliere per le fritture e le conserve

Quale olio dobbiamo usare in cucina per friggere e per conservare gli alimenti


Si parla spesso dell’olio per friggere e di quale possa essere quello più adatto e soprattutto che faccia meno male. Ci sono diverse differenze tra gli oli per friggere in commercio ma sicuramente solo alcuni possono dare ai nostri fritti fragranza e croccantezza ma non solo. L’attenzione alla qualità va data sempre, non lasciamoci deviare dal prezzo più basso. Quando si tratta di cucina bisogna fare sempre attenzione ad acquistare con intelligenza. Vediamo allora di capire quale olio scegliere per friggere, quali tipologie ci sono in commercio e cosa dovremmo evitare per far sì che non faccia danni alla nostra salute. In commercio troviamo diversi tipi di olio ecco quali sono quelli che ci sono sugli scaffali dei supermercati e che saltano al nostro occhio non sempre attento. Olio di girasole, olio di soia, olio di mais, olio di arachidi, olio extravergine di oliva e olio di palma raffinato. Quanti ce ne sono e come facciamo a scegliere quello giusto?

OLIO PER FRITTURA, QUAL E’ IL MIGLIORE

L’olio più adatto per friggere è quello di arachidi, il costo è sicuramente più elevato, ma se volete dei fritti croccanti e soprattutto che non puzzano scegliete l’olio di arachidi. L’olio di girasole se dovete friggere per poi fare delle conserve è quello più adatto. Non utilizzate olio che costa poco e del quale non conoscete la provenienza o marche strane. La qualità è soprattutto per la vostra salute ma anche per avere fritture più buone. Mentre friggete ricordate di controllare che l’olio non diventi nero in questo caso avete fritto troppo e l’olio va cambiato. Lo smaltimento dell’olio è importante non gettatelo via nel lavandino o nel water ma assicuratevi un corretto smaltimento. Per esempio utilizzare delle bottiglie di plastica o dei contenitori per riporre l’olio vecchio e gettarlo via nei centri di smaltimento è la cosa corretta. L’olio per friggere non deve inoltre mai raggiungere il punto di fumo, in questo caso diventerebbe cancerogeno, quindi occhio alla temperatura.



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