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E’ polemica sui social per la raccolta fondi per Elenoire Ferruzzi: non era benestante?

Polemiche sui social per la raccolta fondi dedicata a Elenoire Ferruzzi che si è sempre vantata della sua ricchezza

Ringrazio i miei amici per aver organizzato questa raccolta fondi in questo momento così difficile della mia vita, ringrazio inoltre tutte le persone che riusciranno a donare, vi posso garantire che tutto il ricavato andrà direttamente a me grazie” con queste parole Elenoire Ferruzzi ringrazia sui social tutte le persone che stanno partecipando alla raccolta fondi pensata per lei. La cosa però non è passata inosservata e ha colpito molte persone che si chiedono come mai ci sia bisogno di una raccolta fondi, per una persona che si è sempre detta benestante, che ha sfoggiato sui social lusso e oggetti preziosi, vantandosi spesso della bella vita. Se vivi in una famiglia benestante, tre mesi di ricovero in ospedale a causa del covid, dal punto di vista economico ti cambiano ben poco. E forse per rinascere e risollevarti hanno bisogno di altro, di affetto, di amicizia, di relazioni. Proprio per questo motivo sui social è esplosa una vera e propria polemica dopo l’avvio di questa raccolta fondi. E nel giro di poche ore la Ferruzzi ha perso anche molti fan. Gli stessi che in questi tre mesi si sono molto preoccupati per lei, per la sua lotta contro il covid 19. Oggi non capiscono l’esigenza di una raccolta fondi.

Anche Selvaggia Lucarelli ha commentato quello che sta succedendo, facendo notare come questa raccolta non sia in linea con quanto la Ferruzzi ha sempre detto di lei e della sua situazione economica sui social.

La raccolta fondi per Elenoire Ferruzzi: i dubbi di Selvaggia Lucarelli

Dai social le parole della giornalista:

Da tempo assisto con sconcerto alla proliferazione di raccolte fondi per qualunque cosa, spesso a supporto di storie opache, per ragioni discutibili, con scarse informazioni sui veri destinatari e sulle reali condizioni economiche di chi chiede soldi. Oggi qualcuno mi fa notare questa raccolta fondi la cui cifra da raggiungere è 50 000 euro destinata ad aiutare Elenoire Ferruzzi “a risollevarsi”. Ora, per chi non lo sapesse la Ferruzzi ha preso il covid ad aprile ed è stata tre mesi in ospedale, di cui uno in terapia intensiva. Terribile, per carità. Io stessa quando era guarita le avevo fatto gli auguri in radio. Mi mancavano dei pezzi peró. La Ferruzzi era una di quelle insofferenti alle restrizioni, scriveva (a marzo 2021) che era stanca di essere presa in giro, dava ragione a chi diceva che il virus era un progetto per affossare l’Italia, ma, soprattutto, ha sempre raccontato la sua bella vita. Casa di proprietà che addirittura ristrutturava e quindi cercava un’altra casa in affitto, racconta di avere 20 pellicce vere, mostra foto di chi le fa le pulizie in casa e così via. Ora, improvvisamente scopri che quelle restrizioni servivano a tutelare pure la gente insofferente come te, finisci in terapia intensiva, per fortuna sopravvivi grazie ai medici ma anche alle migliaia di euro dei soldi dei contribuenti (sapete cosa costa un mese in terapia intensiva?) e chiedi soldi “per risollevarti”!? Va bene tutto, ma qui le cose sono due: o racconti una vita che non hai e allora lo ammetti, oppure ti vendi due pellicce e ti risollevi con le tue risorse. Anzi, con quelle delle due bestie ammazzate per fatti bella. O chiedi un prestito al tuo migliore amico A., che vanta ricchezza come te. E dai, mi fate pure diventare populista.

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