Bellezze VIP

Katie Holmes si infuria per la biografia non autorizzata

Katie Holmes si è arrabbiata per la sua biografia non autorizzata uscita negli Stati Uniti pochi giorni fa.


Katie Holmes, che tutti ricordiamo come la dolce Joey Potter di Dawson’s Creek o come la fortunata moglie (ora ex, ma sempre fortuna rimane) del bel Tom Cruise, è nera dalla rabbia! Il motivo è che qualche giorno fa negli Stati Uniti D’America è stata pubblicata una sua biografia non autorizzata dal titolo “Who is Katie Holmes? An Unauthorized Biografy” , tradotto in italiano cioè “Chi è Katie Holmes? Una biografia non autorizzata”.  A curarne la stesura è stato il celebre Mark Shapiro, noto per essere biografo dei vip al New York Times, il quale ha trattato nel libro tutti gli aspetti più chiacchierati della vita della Holmes: dal matrimonio con Tom Cruise alla pesante presenza di Scientology (organizzazione religiosa molto rigida alla quale apparteneva l’ex marito), senza tralasciare momenti delicati dell’infanzia di Katie. Tutto questo che è stato scritto però a lei proprio non è andato giù, ma Shapiro, dall’alto della sua esperienza editoriale con i vip, ha immediatamente ribadito e ricordato che tutto questo polverone farà solo del bene alla sua popolarità, soprattutto perchè non è una grande diva di Hollywood, ma solamente una star che ha vissuto il suo momento grazie ad una serie tv per teenager e che si è innamorata di un attore molto ambito, mettendo da parte tutta se stessa per lui. Shapiro, come sostiene, ora gli sta dando la possibilità di emergere in tutta la sua spontaneità e di realizzarsi con il vero amore. Di tutta risposta, a proposito della rabbia di Katie Holmes, al sito di gossip RadarOnLine è giunta una fonte con questa dichiarazione: “Katie è talmente concentrata su Suri e sul riavvio della propria vita professionale, ma è molto delusa dal fatto che la gente cerchi di arricchirsi sfruttando la sua vita, soprattutto riportando certe cose del passato che lei vorrebbe buttarsi alle spalle”. A questo punto viene spontaneo chiedersi se forse la pubblicità non se la stiano facendo a vicenda, d’altronde, come si dice…nel bene o nel male purchè se ne parli!



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