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Anonymous colpisce ancora: bloccati siti Trenitalia ed Equitalia

Anonymous attacca Trenitalia ed Equitalia: i due siti crollano


Qualche giorno fa abbiamo potuto ascoltare la voce di uno degli attivisti di Anonymous grazie alle Iene di Italia 1 che sono riuscite a strappare una bellissima intervista. Oggi torniamo a parlare di loro visto che nel week end si sono dati molto fa dare. Cos’hanno fatto? Bhè diciamo che dopo il sito del Vaticano hanno preso di mira altri due bersagli: Equitalia e Trenitalia. Le motivazioni che hanno spinto Anonymous a intervenire sono diverse, facile intuire quelle che portano a “odiare” Equitalia ma non è neppure troppo difficile capire come mai anche Trenitalia è entrata nel mirino. Ovviamente i due attacchi sono stati motivati. Vediamo quello che è successo e le motivazioni che hanno portato a mandare down, come di dice in gergo, i due siti.

Sabato mattina l’attacco a Trenitalia- L’attacco ha avuto esiti positivi: il portale di Trenitalia è crollato.Impossibile quindi accedere per fare prenotazioni e avere una qualsiasi informazione sui treni.

Come dicevamo in precedenza per ogni attacco esiste una motivazione. IN questo caso ecco il motivo che ha spinto gli attivisti informatici a compiere il gesto: “la cancellazione dei treni ICN, che permettevano ad intere famiglie di spostarsi lungo la penisola italiana, aumenta il gap tra nord e sud e non permette più di viaggiare economicamente. Avete abolito i treni dell’operaio, dello studente, dell’impiegato, del pendolare. Il vostro malsano impegno sull’alta velocità ha volutamente trascurato le linee ‘base’ usate dai pendolari di tutta Italia, al fine di rendere la possibilità di spostarsi in treno un lusso”.

Dopo Ternitalia si passa a Equitalia- Ovviamente anche per l’attacco di domenica a Equitalia c’è una motivazione che ha a che fare con il sociale.

“Equitalia ha poteri smisurati, compresa la facoltà di bloccare beni mobili e immobili anche in maniera preventiva, e senza nessuna possibilità di verifica o appello da parte dei soggetti colpiti”.



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