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La cura Pippo Baudo non salva Domenica In: ascolti bassi, aria di flop?

La cura Pippo Baudo non salva Domenica In: ascolti bassi, aria di flop? Ecco i dati auditel relativi alla puntata di ieri 16 ottobre 2016


Avete provato per un secondo a passare da Canale 5 a Rai1 con il vostro telecomando mentre da un lato va in onda Domenica Live e dall’altro Domenica In? Proverete una strana sensazione, quasi di accecamento e di sonnolenza. Da un lato infatti le luci accecanti della D’Urso in stile apparizione di Lourdes, dall’altro quella luce soffusa in stile vintage che si respira nelle case dei nostri nonni. Una bella differenza di stile che rappresenta anche il diverso modo di fare televisione. Ora, dato per assodato che Pippo Baudo è stato ed è uno dei più grandi conduttori della tv italiana, possiamo però chiederci se davvero, sia il caso di affidargli uno spazio come quello della domenica pomeriggio di Rai1 con la speranza che il pubblico si affezioni al suo stile? Il pubblico che lo conosce probabilmente lo segue anche se dopo un pò potrebbe rischiare di assopirsi nei caldi pomeriggio invernali. Chi non lo conosce, avrebbe preferito di gran lunga un film e magari passa su Canale 5 perchè almeno con la D’Urso, oltre a non rischiare l’abbiocco, causa luci esagerate, una risata te la fai anche…Pippo Baudo sicuramente avrà dato la sua impronta a una Domenica IN che aveva perso strada facendo il suo stile ma neppure questo è servito a dare forza agli ascolti, sempre più bassi. 

Prendiamo i dati auditel della puntata di Domenica IN di ieri, 16 ottobre 2016 ( che si sovrappone a Domenica Live che proprio nella puntata di ieri non ha brillato neppure più di tanto LEGGI QUI I DATI AUDITEL).

La domenica pomeriggio di Rai1 inizia con L’Arena che ha intrattenuto 3.210.000 spettatori pari ad uno share del 20.5% nella prima parte e 2.830.000 (19.6%) nella seconda mentre L’Arena – Protagonisti 2.167.000 (16.4%); anche il programma di Giletti perde pezzi strada facendo, ma quest’anno, lo ricordiamo la durata de L’arena è diversa visto che finisce dopo le 16,30.

Domenica In, invece,  è stato seguito da 1.645.000 con il 13.1%. Un risultato che fa quasi parlare di flop, non solo se lo si paragona alla Domenica IN del passato, che riusciva anche a fare meglio, ma se lo si accosta ai dati di Domenica Live che sono di gran lunga diversi e migliori ( tralasciando la puntata del 16 ottobre di Domenica Live, la scorsa settimana si è arrivati anche a 3 milioni di spettatori).  Ribadiamo questo concetto per sottolineare che il pubblico la domenica pomeriggio vorrebbe accendere la tv e seguire un programma ma poi prende altre strade: un telefilm già visto, la replica di un altro programma perso in settimana visto che di scelte, grazie al digitale, ce ne sono ormai tantissime.



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3 responses to “La cura Pippo Baudo non salva Domenica In: ascolti bassi, aria di flop?

  1. Scusate ma voi vi basate solo sugli ascolti ?
    Parlate di qualità e non di quantità.
    Io preferisco Domenica in perché veramente è un programma di qualità.
    Siate obiettivi.
    Se domenica in faceva un sacco di ascolti parlavate di un grande successo ma dato che è così parlate di flop.
    Invece analizzate bene i dati :
    18 anni fa un medico in famiglia vinceva con più di 10 milioni di spettatori.
    La TV è cambiata c’è Sky
    Mediaset premium
    C’è Netflix.
    Ma quello che io vorrei è che non parlate di dati aditel ma se un programma vale veramente o no
    Più obiettivi

    1. Ciao Gianluca hai pienamente ragione, nel tuo commento, in particolare quando dici che ci sono molte alternative, ci sono tanti canali e c’è lo streaming che piace ai più giovani e non solo. Parliamo anche di qualità: abbiamo detto che la bravura di Pippo Baudo non si discute, che piace anche il suo modo di fare televisione a una certa fascia di pubblico. A me che ho 29 anni non piace ( e non piace neppure Domenica Live per intenderci). Il problema però è che il programma può anche essere poco trash, sofisticato, avere le carte in regola ma non convince fino in fondo, a prescindere dagli ascolti. Leggendo altri nostri post sugli ascolti, potrai notare come spesso diciamo che i dati auditel non vanno di pari passo con la qualità, altrimenti programmi come Report, per dire, dovrebbero vincere la prima serata in tv ogni volta che vanno in onda e non esisterebbero i reality. Il problema di Domenica In è che la qualità è poca, la tv non si è fermata agli anni 80 e come dici giustamente tu ad esempio cè Netflix. In questa epoca, c’è davvero spazio per i programmi come quello di cui parliamo?

  2. La tv é morta! Poi con schifezze umane come la d’ursaccia é ancora piú morta. Pippo la resuscita riportando un po di qualitá ma troppo tardi e troppo poco spazio. La stronza napolona di mediaset ormai si é fossilizzata nella sua merda!

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