Attualità Italiana

Beinasco: l’avvelenatore di gatti randagi ha una taglia di 5 mila euro

A Beinasco è stata lanciata una taglia per un avvelenatore di gatti randagi. Il primo è di 5 mila euro


I gatti sono delle creature straordinarie, eppure non a tutte le persone piacciono. A Beinasco, nel Torinese, infatti, esiste un avvelenatore di gatti randagi che starebbe lasciando dei bocconi avvelenati vicino ad una colonia di felini della zona. Sulla sua testa ora c’è una taglia di cinque mila euro.

Nel corso della mattinata di ieri alcuni volontari del Parco Animalista di Torino hanno trovato nei pressi della colonia di via Monginevro di Beinasco il corpo di due gatti deceduti in seguito all’ingestione di bocconi avvelenati.

I ragazzi si occupano di recarsi ogni giorno nel cortile di una fabbrica situata nell’angolo con via Avigliana: qui vive una colonia che era formata da ben 70 felini (era, perché ora il numero si è ridotto drasticamente). Ma in questo paese del torinese si sta aggirando un avvelenatore di gatti che sembra divertirsi a sterminare i pelosi quadrupedi con del cibo avvelenato.

Ad esserne convinto è soprattutto Eraldo Bellini, responsabile del Parco Animalista di Torino, che ha dichiarato: “L’ultima ispezione dell’Asl ha certificato che tutti gli animali erano in perfetta salute. Martedì stavano bene, ma ieri sera ne erano rimasti solo quattro. Io in quella fabbrica ho lavorato per 30 anni e quei gatti sono sempre stati lì. All’inizio erano in 4, tutti sterilizzati. Poi sono cresciuti a dismisura.”

Sebbene il numero della colonia fosse aumentato con gran velocità, agli operai della fabbrica non dava assolutamente fastidio la presenza delle bestiole, anzi. Bellini ha dichiarato, infatti, che “Gli operai vogliono bene a quelle bestiole e anche il responsabile dello stabilimento si è sempre mostrato comprensivo. Quello che è successo è semplicemente inspiegabile. Non sempre le colonie sono ben viste e quando sono così popolose possono creare qualche fastidio, lo comprendo. Ma non c’è niente che possa giustificare un avvelenamento di massa”.

Bellini ha lanciato così una taglia di 5 mila euro per chi porterà il nome di chi si diverte a compiere tale crimine.



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