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Psicosi Isis: i volantini di minaccia per l’1 maggio fanno paura

Nuovo volantino Isis minaccia attacchi all’inaugurazione dell’Expo il primo maggio: cosa c’è di vero? E’ psicosi. bisogna avere davvero pausa di possibili attentati?


La psicosi Isis si aggrava dopo la diffusione dei volantini di propaganda e minaccia per il primo maggio. A diffonderli su Twitter sono simpatizzanti del movimento estremista. Negli ultimi tempi di questi messaggi se ne sono visti diversi. Ogni volta la minaccia è differente: i terroristi giurano di essere arrivati a Roma, Milano o promettendo imminenti attacchi. A rintracciare la maggior parte di questi volantini sul web è Rita Katz, ormai nota cacciatrice di video jihadisti. Difficile dire ogni volta quanto la minaccia sia attendibile. Ma è davvero possibile che per il primo maggio dobbiamo attenderci qualcosa di grosso nel nostro paese? Sono reali queste minacce? E questi volantini sono stati davvero diffusi per farci paura o ce’è dell’altro?

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Agli occhi più attenti non sono sfuggiti errori, come il volantino che annunciava la marcia su Roma ma con una foto della polizia locale di Milano. Sono indizi che sminuiscono l’allarme e mettono in guardia sui tentativi di qualcuno di sfruttare la psicosi collettiva sul terrorismo. Certo è che bisogna avere più paura di chi agisce in segreto e alla sprovvista, senza messaggi di propaganda ma solo con video di rivendicazione dopo i fatti, come è avvenuto a Parigi ad esempio. Ma su questi volantini di presunte minacce Isis, come da prassi, ci sono delle indagini in corso: l’account Twitter su cui sono state postate le immagini è stato sospeso per fortuna ma purtroppo è facile prevedere che questi messaggi continueranno a girare, sia su internet che in forma cartacea. L’account incriminato apparteneva ad un ragazzo adolescente che, con il volto coperto, affermava di essere pronto a partire per combattere in Tunisia. Tra le immagini caricate anche una foto con il logo di Expo che ha fatto salire la paura proprio per il primo maggio, giorno dell’inaugurazione dell’Esposizione universale a Milano.

Pur non potendo sottovalutare il pericolo è bene non farsi prendere dalla psicosi per non alimentare l’attività di queste persone. Vivere nel terrore significa cadere nella trappola, non solo dell’Isis ma anche di chi scherza su questa minaccia.



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