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Il commissario Montalbano torna a caccia di un nuovo record: stasera La piramide di fango

Il commissario Montalbano torna a caccia di un nuovo record: stasera La piramide di fango. Ecco la trama dell'episodio in onda stasera su Rai1


Dopo aver portato a casa con l’episodio inedito il record assoluto di ascolti, più di 11 milioni di spettatori davanti alla tv, Il commissario Montalbano torna con le repliche su Rai1 e fa nuovamente un miracolo. La scorsa settimana, l’episodio in onda su Rai1, è stato seguito da 9 milioni di spettatori, nonostante fosse, come abbiamo detto in precedenza, una replica. E stasera la Rai cerca di portare a casa il quarto lunedì consecutivo da record di ascolti con l’episodio La piramide del fango. Va in onda oggi 20 marzo 2017 l’episodio in cui Salvo dovrà indagare su un omicidio molto strano che come sempre accade nelle sue indagini, lo porterà dove neppure può immaginare. E’ la piramide di fango, ecco le anticipazioni e la trama. 

Tutto inizia in una notte piovosa. Un uomo si aggira per le vie del paese in bicicletta, sembra che non indossi i vestiti ma solo qualche indumento. Vaga insanguinato fino a quando non raggiunge un cantiere. Cammina ancora fino a nascondere in quello che sembra un rifugio e poi muore…Inizia così il nuovo episodio de Il commissario Monltbano e le indagini di Salvo dovranno partire proprio da questo ritrovamento.

STASERA SU RAI1 TORNA IL COMMISSARIO MONTALBANO CON LA PIRAMIDE DI FANGO: ECCO LA TRAMA 

L’uomo è stato ucciso con un colpo di arma da fuoco. Montalbano capisce che quell’uomo deve essere stato sorpreso nella notte, mentre dormiva; l’assassino gli ha sparato, lui ha cercato di fuggire con la bicicletta, si è nascosto in quella tubatura, ma la ferita era troppo grave ed è morto. Quindi doveva vivere nelle vicinanze del cantiere. Il commissario riesce dunque a trovare la sua abitazione e a identificarlo: si tratta del trentacinquenne Gerlando Nicotra, contabile della stessa impresa edile di quel cantiere dove è morto; viveva con la bellissima moglie tedesca, Inge. È un caso assai complesso, e strano, il commissario se ne rende subito conto: tanto per cominciare di Inge non c’è più nessuna traccia, sparita. Inoltre Gerlando e Inge non vivevano soli, come tutti credevano: nell’abitazione ci sono tracce di una terza persona, che stava là con loro, un uomo che nessuno conosce, probabilmente anziano. E nella casa vi erano anche delle pistole, sia nella camera dei Nicotra, sia in quella del misterioso ospite. Cosa assai sorprendente è che di questo “terzo uomo” non vi è alcuna impronta, indossava giorno e notte un paio di guanti di filo, e quindi è chiaro che si tratta di una persona schedata che non voleva farsi identificare. Si potrebbe pensare a un latitante, ma Montalbano non è affatto convinto di quest’ipotesi. Anche perché il caso Nicotra s’intreccia ben presto col tentato omicidio subìto da Saverio Piscopo, un muratore che aveva cominciato a parlare con la giornalista Lucia Gambardella delle irregolarità commesse dall’impresa presso cui lavorava. La Gambardella è una cronista coraggiosa e combattiva e da tempo lavora a un’inchiesta sugli appalti truccati a Vigata. L’edilizia è spesso il terreno fertile per accordi segreti fra politica e criminalità, ma il commissario capisce al volo che la donna ha messo le mani in qualcosa di molto, molto pericoloso e cerca in ogni modo di suggerirle cautela e di proteggerla. Si rende anche conto che, chi ha tentato di fare fuori Piscopo, ci proverà ancora e miracolosamente riesce a salvare il muratore da un nuovo attentato. Ormai è più che sicuro: la morte di Nicotra e i tentativi di uccidere Piscopo hanno a che fare con un enorme giro di corruzione e malaffare riguardante varie imprese edili della provincia.



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