Tanoressia: quando l’abbronzatura diventa un’ossessione
La tintarella tanto agognata, soprattutto nel periodo estivo, per alcune persone può diventare una vera e propria ossessione, tanto da mettere a rischio la propria salute
La tanoressia è una sindrome compulsiva che porta molte persone ad essere ossessionate dall’abbronzatura durante il periodo estivo. Ad esserne colpiti sarebbero ben 11 milioni di italiani, che non riuscirebbero a vedere il loro corpo bello durante la bella stagione, se non super abbronzato. Si ha quindi un’errata percezione del proprio corpo, come suggerisce il termine stesso, tanoressia, nato dall’unione delle parole tanning, che in inglese significa abbronzatura, e anoressia. Questi individui possono avere stati d’ansia ed avere insicurezze se la tintarella non è come desiderano, spesso anche in inverno.
Così avere una pelle di un colorito invidiabile provoca complessi nelle persone, portandole spesso ad esporsi al sole in modo esagerato e senza le giuste precauzioni. Si rischia in questo modo di esporre la propria pelle a rischi seri, come quello della formazione di un tumore, il melanoma ad esempio.
La pratica di mettersi al sole in modo eccessivo, è tipica soprattutto dei ragazzi più giovani, ma non è poi così meno frequente in età adulta. Lo stesso vale per l’uso smodato dei lettini solari. Una ricerca effettuata da Giuseppe Monfrecola, direttore della scuola di specializzazione in Dermatologia e venereologia alla facoltà di Medicina di Napoli, con la coordinazione di Gabriella Fabbrocini, ha preso in esame 191 studenti di età compresa tra i 16 e i 19 anni di una scuola superiore napoletana. E’ emerso che circa il 17% dei giovanissimi non crede che sia pericoloso passare molte ore al sole. Inoltre, il 35% di questi studenti ha dimostrato di non avere coscienza dei rischi in cui si incorre.
E così i dermatologi lanciano l’allarme, affinchè si ponga attenzione su questo problema e vengano sensibilizzate le persone ad esporsi ai raggi UV con maggiore consapevolezza e responsabilità.
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