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L’Eschierichia Coli diventa benzina innocua per l’ambiente?

L'Eschierichia Coli può produrre biocarburanti che non danneggiano l'ambiente. Ecco alcune ricerche al riguardo


L’Eschierichia Coli può produrre biocarburanti che non danneggiano l’ambiente. Il batterio, oltre a provocare infezioni e ad indicare l’inquinamento delle acque, secondo alcune ricerche potrebbe portare alla produzione di biocarburanti. Tra questi studi l’ultimo è quello effettuato presso l’università del Michigan, dove è stato utilizzato un “consorzio” di microrganismi, con un fungo accoppiato all’Escherichia Coli al fine di convertire gli scarti del mais. Ecco come è stata effettuata la ricerca che ha dimostrato che l’Eschierichia Coli può produrre biocarburanti che non danneggiano l’ambiente.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Pnas. E’ stato utilizzato il fungo Trichoderma reesei per trasformare la cellulosa che si trova nei gambi e nelle foglie del mais in zuccheri. Essi sono stati dunque tradotti in isobutanolo, molecola molto simile all’etanolo che può però fungere da carburante grazie all’aggiunta di batteri Escherichia Coli geneticamente modificati. I risultati sono stati incoraggianti, e a quanto pare l’Eschierichia Coli può produrre biocarburanti che non danneggiano l’ambiente. Gli autori della ricerca al riguardo hanno affermato: “E’ proprio la coesistenza di funghi e batteri nel medesimo ambiente la chiave del processo. Generalmente uno dei due elementi finisce per dominare ed eliminare l’altro, mentre nel caso in questione si può mettere tutto in un unico reattore, determinando costi minori“.Un altro studio pubblicato sempre su Pnas e portato avanti presso l’Università di Exeter, si è avvalso dell’Escherichia Coli, modificato però con i geni di altri due batteri, con il fine di produrre biodisel. Le molecole che ne sono risultate, appaiono strutturalmente e chimicamente identiche a ben dieci tipologie di carburante diesel che si trovano attualmente in commercio.
Insomma, una soluzione a prova d’ambiente che non va sottovalutata.


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