LifeStyle

Mangiare sano fa bene al cuore e previene infarti

Ridurre il pericolo di infarti e malattie cardiovascolari è possibile con la dieta mediterranea. E' uno studio della Harvard School of Public Health


Ridurre il tasso di mortalità con le buone abitudini a casa è possibile. La soluzione arriva da una ricerca pubblicata su JAMA Internal Medicine da alcuni studiosi della Harvard School of Public Health. Si tratta di una dieta che salva la vita, soprattutto a coloro che sono già stati vittime di infarto. Tale ricerca si basa su uno studio accurato riguardante i comportamenti a tavola di circa  2258 donne e 1840 uomini reduci dai reparti di cardiologia. Questi hanno riscontrato una riduzione del 41% della mortalità dovuta a problemi cardiovascolari. Il rischio di morte si è ridotto di gran lunga grazie a un consumo a tavola di alimenti più sani nella propria dieta.  Ai fini della ricerca sono state coinvolte  circa 4mila persone colpite da infarto. Queste sono state divise per gruppi in base al punteggio assegnato per le scelte alimentari effettuate da ognuno di loro dopo l’infarto. Durante l’esperimento sono avvenuti più di mille decessi e dalle analisi pare che a morire siano state persone che avevano continuato a mangiare in modo sbagliato anche dopo aver avuto l’infarto. Per coloro che, al contrario, avevano modificato le proprie abitudini alimentari, il rischio di infarto si era ridotto del 40%.
I risultati dello studio Predimed, effettuato tra il 2003 e il 2011, volto a evidenziare l’efficacia della dieta mediterranea nella prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari, confermano tale teoria e sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine. Grazie a tali risultati è stato possibile appurare che la dieta mediterranea integrata con olio extra vergine di oliva o con frutta secca aiuta a ridurre del 30 per cento il rischio di avere un infarto, un ictus o una morte per cause cardiovascolari. Secondo gli studiosi tali risultati servono a dimostrare che una dieta ricca di grassi vegetali è più sana a livello cardiovascolare di una dieta povera di grassi. Sono dati utili al fine di abbandonare l’idea che è necessario ridurre i grassi al fine di migliorare la salute cardiovascolare.



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