LifeStyle

Ora solare, come reagiscono i più piccoli?

Il passaggio dall’ora legale a quella solare e viceversa può rendersi responsabile di stordimenti e disturbi del sonno. Più a rischio i bambini


È in arrivo l’ora solare! Pensiamo ai bambini. La notte tra l’ultimo sabato e l’ultima domenica di ottobre, diciamo addio all’ora legale, mettiamo indietro le lancette dell’orologio. Dormiremo un’ora di più è vero, ma in compenso dovremo adattarci a giornate più corte e buie. Ma al di là di questi semplici dettagli, qualcuno si è mai chiesto quali siano gli effetti del passaggio dall’ora solare a quella legale e viceversa?
Sembrerà una sciocchezza ma il cambio repentino di un’ora (avanti o indietro che sia) può disorientare e non poco la persona. Agli adulti può succedere di vivere qualche giorno di intontimento e sonnolenza, come se avessero fatto un lungo viaggio e dovessero combattere un jat lag dovuto ad un profondo fuso orario tra il luogo dove essi vivono e il posto di villeggiatura dove si è trascorso un periodo piuttosto lungo. I più piccoli addirittura potrebbero rischiare di soffrire di disturbo del sonno a causa del cambio di orario, nonostante appunto come detto sopra si tratti di una differenza lieve che – si potrebbe pensare – potrebbe addirittura non essere nemmeno avvertita da nessuno.

E invece no. Slittamento di orari di colazione, pranzo e cena, spostamento dell’orario in cui solitamente una persona si corica e impegni quotidiani, tutto può contribuire a dare quel senso di stanchezza e sonnolenza fastidioso e in grado di rovinarci la giornata. Ma perché il passaggio da ora solare a ora legale e viceversa si rende responsabile di problematiche legate al sonno e alla veglia, soprattutto per i più piccoli? A rispondere a questa domanda è Oliviero Bruni, direttore dell’unità di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma: “Gli eventuali problemi di sonno legati al cambio dell’ora riguardano essenzialmente i bambini in età scolare, che hanno giornate con ritmi ben definiti, mentre non toccano l’equilibrio dei neonati, che hanno delle loro abitudini molto diverse”. I bambini, continua Bruni, devono essere autonomi da prima possibile per quanto riguarda il momento del sonno. Ciuccio e genitore sono importanti ma altrettanto rilevante è che il piccolo raggiunga autonomia e maturità in tal senso prima possibile.



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