LifeStyle

Bobi, cane paralizzato rischia di essere ucciso in Inghilterra

Bobi, cagnolino di appena 3 anni, rischia di essere soppresso solo perché paralizzato: accade in Inghilterra


Agghiacciante storia arriva ancora una volta dall’Inghilterra, dove vive un cane di nome Bobi – purtroppo con le zampe posteriori paralizzate – che rischia di essere ucciso: il piccolo Terrier di appena 3 anni è stato, infatti, salvato dalle fogne della Bulgaria da un’associazione animalista – che l’ha rinvenuto con le zampe posteriori paralizzate – ed adesso rischia di essere soppresso.
Il piccolo è arrivato in Inghilterra lo scorso 21 dicembre, quando è stato adottato a braccia aperte da una famiglia del Galles che lo ama; la felicità, però, è durata poco e, qualche giorno dopo, è arrivata la RSPCARoyal Society for the Prevention of Cruelty to Animals, associazione che spesso è oggetto di critiche da parte degli animalisti – che ha prelevato il cagnolino, strappandolo dalla sua nuova famiglia per sopprimerlo: “È in condizioni pessime di salute e non può vivere una vita felice“, ha spiegato il veterinario della società.

Ovviamente, in rete è stata immediatamente lanciata una petizione per cercare di salvare la vita al piccolo Bobi; petizione già stata firmata da 5 mila persone: “Potete vedere tutti nel video che Bobi è vivo, attivo e felice. Merita di avere un’altra possibilità di vita“, si legge.

Parole vere, perché Bobi non è l’unico cagnolino ad essere “diversamente normale”, ma felice, attivo e pieno di voglia di vivere: da Palermo, infatti, arriva la storia di Pepe, un cagnolino che è stato rivenuto sul ciglio della strada completamente immobilizzato, perché qualcuno lo aveva investito ed era scappato senza soccorrerlo, lasciandolo a morire da solo. I volontari palermitani si sono, come sempre, attivati immediatamente per far fronte all’ennesima emergenza sul suolo siciliano e, nonostante le vertebre spezzate ed il fatto che la sensibilità agli stimoli forti fosse quasi nulla, si è detto no all’eutanasia e si è cercato, con successo, di dare una seconda chance a questa piccola anima piena di voglia di vivere: oggi, Pepe sta bene, è stato adottato da una delle volontarie che l’hanno curato (Claudia Marino) e si è abituato perfettamente alla sua nuova condizione, grazie anche ad un carrellino creato appositamente per lui, che gli permette di passeggiare e gioire della vita proprio come tutti gli altri cani.

La pagina Facebook per aiutare Bobi a vivere e fermare la programmata ed insensata eutanasia la trovate qui.



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