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I Google glass provocano il mal di testa?

I Google glass, i famosi occhialetti sviluppati dal colosso di Mountain View, provocano il mal di testa? Scopriamolo


I Google glass provocano il mal di testa? Questa domanda ultimamente si sta facendo largo nella comunità scientifica e tecnologica. Sembra infatti che i Google Glass siano in grado di sviluppare un fastidioso effetto collaterale: il mal di testa. La notizia sarebbe stata confermata da Chris Barrett: lo sviluppatore che ha testato il dispositivo prima della sua introduzione sul mercato mondiale. Nello specifico, pare che la prima emicrania sia arrivata appena una settimana dopo aver cominciato a usare le lenti speciali prodotte dal colosso di Mountain View.  Barrett avrebbe utilizzato il dispositivo di continuo per alcuni giorni di fila. Lo sviluppatore, che non soffre abitualmente di questo problema, ha portato con sé i Google glass in ogni momento della sua giornata.  Secondo lui, i mal di testa sarebbero causati dalla necessità di spostare continuamente la direzione degli occhi verso l’angolo di visuale in alto a destra: quello dedicato all’interazione tra il fruitore e gli occhialetti. Insomma, pare che sia confermata la notizia: i Google glass provocano il mal di testa, ma solo se utilizzati con eccessiva frequenza. Questo a causa del continuo spostamento degli occhi. Ora è da vedere se il problema è stato riscontrato da molti utenti o si tratta di rari casi isolati. In ogni caso, gli sviluppatori del più famoso motore di ricerca al mondo avranno da lavorare per risolvere un bug che potrebbe compromettere il futuro sviluppo degli occhialetti e la futura introduzione in nuovi mercati. In Italia è raro vedere questi occhialetti “magici”, mentre in America si stanno diffondendo in fretta. Il loro utilizzo potrebbe rivoluzionare completamente l’approccio alla tecnologia, eliminando (meglio dire nascondendo) l’interfaccia. Quest’ultima, negli ultimi tempi, è stata infatti la zona dove maggiormente si sono concentrati gli sviluppatori di tecnologia, da Steve Jobs in poi, per migliorare la fruizione dei prodotti tecnologici.

 



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