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Libri più belli da leggere, Il Signore degli Anelli

Libri più belli da leggere  – Recensioni Il Signore degli Anelli Dovendoci soffermare sul commento di questa stupenda opera, ci siamo posti non pochi problemi su cosa effettivamente scrivere per evitare di cadere nel banale. Certamente siamo convinti che la trilogia de Il Signore degli Anelli, 1375 pagine nell’ultima edizione della Bompiani corredata di mappa […]


Libri più belli da leggere  – Recensioni

Il Signore degli Anelli

Dovendoci soffermare sul commento di questa stupenda opera, ci siamo posti non pochi problemi su cosa effettivamente scrivere per evitare di cadere nel banale. Certamente siamo convinti che la trilogia de Il Signore degli Anelli, 1375 pagine nell’ultima edizione della Bompiani corredata di mappa della Terra di Mezzo, indici e appendici che spiegano nei minimi particolari ciò che avvenne prima e dopo le avventure della Compagnia dell’Anello, sia uno dei libri più belli e dunque come ha già scritto qualcuno, un libro immortale. Più o meno tutti conosciamo le linee minime della trama: il mezz’uomo Frodo ha ricevuto l’Anello del Potere. Tale oggetto arcano se finisse in mani sbagliate, in particolare in quelle del temibile Signore Oscuro Sauron, costituirebbe il dominio delle forze dell’Ombra su tutta la Terra di Mezzo. Accompagnato da Gandalf il mago, Legolas l’elfo, Ghimli il nano, l’amico hobbit Samvise, il guerriero Aragorn e altri compagni di viaggio dovrà giungere sulla voragine del Monte Fato e distruggere l’unico Anello. Il romanzo, completato in circa trent’anni dal professor Tolkien, assume in sé diversi stili letterari, sebbene a nostro avviso esso costituisca l’intreccio che fonda come canone letterario il fantastico. Se già di per sé questo non fosse un elemento importante, Il Signore degli Anelli si presenta come l’ultima epopea che la storia della letteratura occidentale abbia visto uscire in libreria. Crediamo si tratti di una epopea per diversi motivi; innanzitutto il linguaggio utilizzato da Tolkien, che combina insieme mito, poesia, battaglie ancestrale e racconti didascalici. In secondo luogo la scelta dei personaggi, nel bene e nel male, in grado di incarnare una scala di valori umani e universali o al contrario perfidi e crudeli. Il lettore che si metterà in viaggio con la Compagnia, un viaggio a tratti estenuante anche nella lettura, dopo essere uscito sano e salvo da Monte Fato si sentirà arricchito e, come nel nostro caso, cambiato. Una storia del genere non lascia mai inerti. Basti pensare che Stephen King ha scritto la sua saga fantastica, La Torre Nera, dopo aver concluso Il Signore degli Anelli. Un invito caloroso a mettersi in viaggio per distruggere l’Anello. Non ve ne pentirete.

Gabriele Scardocci



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