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Francesco De Gregori incorona Marco Mengoni

Francesco De Gregori ha rilasciato una lunga intervista a Tv Sorrisi e Canzoni in occasione dell'uscita di Storytellin assieme alla rivista. Si tratta di una raccolta a lui dedicata composta da cd e fascicoli


Francesco De Gregori è ritornato in edicola con Storytelling in allegato a Tv Sorrisi e Canzoni. Si tratta di una raccolta composta da cd, dvd e fascicoli ripercorre la carriera del grande artista, senza dimenticare di inserire al suo interno inediti e perle di rarità. A proposito di questa uscita, il cantante ha rilasciato una lunga intervista sulla rivista, in cui ha espresso parole di apprezzamento per il giovane cantante Marco Mengoni: “Ci sono bellissime cose di musica pop, oggi: per esempio c’è Marco Mengoni che canta bene e propone un prodotto artistico vero” prosegue dicendo: “La parola cantautore non mi piaceva negli anni ’70 e non mi piace ora: suona male. Mi ci trovo stretto, con l’aggravante che oggi la parola ‘cantautore’ è avvolta da un sudario di vecchiaggine e in questo senso la detesto quando viene usata per me. C’è chi pensa che i cantautori di oggi siano i rapper? Non li seguo molto, alcuni sono ispirati, altri meno, proprio come succedeva coi cantautori. La differenza la fa il talento, non il genere musicale“. De Gregori, dall’alto della sua esperienza, è entrato in confidenza con la rivista e si è lasciato andare a parlare di sè e spiegare cos’è Storytelling: “E’ stata l’occasione per fare delle appassionanti registrazioni-lampo, è uscito fuori un po’ di tutto, anche canzoni che magari mai più farò. Oggi mi sento posseduto dalla musica, qualsiasi cosa mi si para davanti mi attizza. Internet mette un artista in grado di moltiplicare la sua visibilità e la sua offerta come e quando vuole, senza riti e scadenze’‘. Inoltre ha confessato che se in passato aveva in mente un altro tipo di modelli di musica, adesso si trova improvvisamente a dover cambiare il suo punto di vista e di conseguenza anche se stesso: “L’ altra sera per esempio ho fatto un concerto in Toscana e il giorno dopo era tutto su YouTube.” E non solo Youtube per De Gregori, ma anche Facebook:  “E’ come farsi fare le foto coi fan: fino a qualche anno fa ero scocciato, in un certo senso mi dispiaceva per loro. Ora ho capito che si tratta di una cosa innocente, stare su Facebook vicino al cantante fa parte del mondo di oggi. Questo non mi toglie niente, né come uomo né come artista. E non toglie nulla nemmeno alla mia privacy”. Insomma, un De Gregori che ha riscoperto anche se stesso alla luce dei cambiamenti della società.

 

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