Cagliari, mettevano insetti nel pane per far chiudere il panificio
Mettevano sporcizia, insetti, frammenti di metallo e plastica negli impasti, rubavano materiale e prodotti, sono arrivati persino a trasvestirsi da squillo per screditare il panificio
Un piano a suo modo diabolico, quello messo in atto da due panettieri per appropriarsi senza colpo ferire del panificio di Cagliari per cui lavoravano; i due avevano cominciato a mescolare all’impasto preparato per il pane sporcizia, scarafaggi e persino frammenti metallici e di plastica, sono persino arrivati a mettersi in mostra mentre entravano nel negozio travestiti da prostitute in modo che si spargesse la voce che era il centro di un giro di squillo, tutto questo per costringere il proprietario a chiudere e soprattutto a rivendere la sua attività ad un prezzo decisamente stracciato rispetto a quello che sarebbe stato il suo valore effettivo. Il piano dei due, un quarantaquattrenne di Sestu ed un trentenne originario del capoluogo, è andato a buon fine: il panificio di via Pineta ha effettivamente chiuso i battenti, solo che il proprietario ha mangiato la foglia come si dice: oltre ai due, aveva altri dipendenti che però lavoravano solo al mattino e non sapevano nulla del piano criminale dei due complici, quanto a lui era occupato a gestire anche altre due attività; non ha potuto comunque non rendersi conto della crescente insoddisfazione dei clienti, oltre che dei continui ammanchi di materia prima e prodotti finiti, i due infatti erano arrivati ad organizzare festini notturni per gli amici nel panificio sfamandoli a gratis; è stato semplice di lì fare due più due e soprattutto denunciare i due sabotatori ai carabinieri del capoluogo sardo che hanno rapidamente ricostruito i sei mesi di attività di sabotaggio che ha portato alla chiusura del negozio e hanno quindi formulato le accuse per cui i due saranno perseguiti, ovvero: turbata libertà dell’industria e del commercio, adulterazione di sostanze alimentari, danneggiamento e furto.
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