Attualità Italiana

Milano: Dolce e Gabbana chiudono i negozi

Grandi cartelli affissi nelle vetrine dei negozi di Dolce e Gabbana a Milano. Chiusi per indignazione dopo le dichiarazioni dell'assessore


Continua il conflitto tra  tra Palazzo Marino e Dolce e Gabbana. In seguito alle dichiarazioni da parte dell’assessore al Commercio del Comune di Milano, Franco D’Alfonso, e l’intervento del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, i due stilisti D&G decidono di chiudere i loro negozi nella città. Un messaggio chiaro quello del cartello affisso sulle vetrine dei negozi: “Chiuso per indignazione“. 

A far esplodere il conflitto  e la conseguente reazione dei due stilisti, sono state le dichiarazioni dell’assessore D’Alfonso, rilasciate su alcuni giornali. Ecco cosa ha affermato D’Alfonso: «Qualora stilisti come Dolce e Gabbana dovessero avanzare richieste per spazi comunali, il Comune dovrebbe chiudere le porte, la moda è un’eccellenza nel mondo ma non abbiamo bisogno di farci rappresentare da evasori fiscali».

Non tarda ad arrivare la risposta di Stefano Gabbana: “Fate schifo“. Post che avrebbe scritto su Twitter, tra punti esclamativi e retweet di fan e sostenitori.

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Milano, Pisapia che ha precisato l’affermazione dell’assessore: «Si tratta di una frase estrapolata da una conversazione informale riguardante argomenti generali, in cui non era espressa l’opinione dell’Amministrazione. La presunzione di innocenza vale per tutti».  Continua il sindaco: «La battuta dell’assessore D’Alfonso è stata inopportuna, ma la reazione di Stefano Gabbana è stata ingenerosa. Milano è la capitale della moda, un settore che sosteniamo con piena convinzione e massimo impegno».

La reazione dei due stilisti ha sorpreso un po’ tutti. Quest’oggi, infatti, è avvenuta la chiusura dei negozi a Milano.  Cartelli di grandi dimensioni e  abbastanza chiari e persino accompagnati da una traduzione in inglese. Sotto la scritta vi è stampato l’articolo con le dichiarazioni dell’assessore.



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