Attualità Italiana

Bologna, vincono14 milioni al Superenalotto: costruiranno scuola per terremotati

A Bologna una coppia vince circa 14 milioni di euro al Superenalotto e destina parte della somma alla costruzione di una scuola per i terremotati


A Bologna, sabato 27 luglio, una coppia vince 14 milioni di euro al Superenalotto. I due costruiranno una scuola per terremotati. Questa dunque la scelta controcorrente di una coppia di Bologna, con due figli adolescenti a carico. Queste le uniche informazioni rese note sui due coniugi, che hanno posto il bene pubblico davanti a quello personale. È stata la Sisal stessa a raccontare dell’iniziativa della coppia bolognese, tutelando la loro identità. La coppia era solita giocare 2,50 euro al Superenalotto ogni venerdì, da circa tre anni, nel solito luogo: “Il Baretto” di San Venanzio di Galliera, in piazza Eroi della Libertà. Sabato, dopo una serata passata da amici, la scoperta del “Sei” da 13.912.039 (praticamente 14 milioni) euro che ha fatto felice la coppia. Una vittoria che sembra decisa dal destino: la donna, –  andata a riscuotere la vincita presso la Sisal di Milano – era stata da poco licenziata da lavoro. La loro casa è stata danneggiata dal sisma e lei non ha più intenzione di lavorare. I soldi verranno in parte destinati alla formazione futura dei propri figli. Inoltre, un’altra cospicua somma sarà utilizzata per l’estinzione del mutuo. Ma, soprattutto, i coniugi costruiranno una scuola nei luoghi terremotati con parte dei circa 14 milioni di euro. La scelta dovrebbe far riflettere su un’Italia che sembra aver perso gran parte della solidarietà nazionale generatasi negli anni della ricostruzione post-guerre mondiali. Dopo che il consumismo ha preso il via – portando a quella che Pasolini definiva una mutazione antropologica –, anche la solidarietà tra uomini sembra aver perso di valore in un mondo dove l’individualismo è il dogma imperante. La scelta di non utilizzare tutti i 14 milioni per sé, ma di destinarne parte per costruire una scuola per terremotati, senza avere alcun riconoscimento pubblico, è sicuramente un atto da sottolineare.



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