Aggressione alla fermata Villapizzone: capotreno e macchinista colpiti con machete
Le ultime notizie sull'aggressione alla stazione di Milano: il macchinista e il capotreno sarebbero stati colpiti con un machete. Ad agire un gruppetto di ragazzi sudamericani
Ha dell’incredibile il fatto accaduto qualche ora fa a Milano e lascia tutti sgomenti per la crudeltà. Un macchinista e un capotreno sono stati aggrediti a colpi di machete da un gruppo di ragazzi sudamericani; siamo alla fermata di Villapizzone, alla periferia nord di Milano. L’aggressione pare sia stata ripresa dalle telecamere, tutto documentato ma qualora non ci fossero state, sarebbe bastato tutto il sangue lasciato sulla strada per comprendere la crudeltà con la quale questi individui hanno agito. Difficile parlare di persone quando si commette un simile gesto. Il capotreno ha rischiato di perdere un braccio a causa di un colpo ricevuto ed è ricoverato all’ospedale Niguarda. Il macchinista, che ha invece subito un trauma cranico, è ricoverato al Fatebenefratelli. Due persone sono state fermate e portate in questura per un interrogatorio. I medici hanno temuto di dover amputare il braccio del trentenne capotreno ma per fortuna sono riusciti a salvare l’arto.
Secondo le ultime notizie che arrivano in merito a questa vicenda, l’aggressione sarebbe avvenuta dopo il viaggio da Expo. Una donna avrebbe assistito a tutta la scena ma probabilmente, a causa del grande spavento e temendo per la sua stessa vita, ha preferito scappare.
LA RICOSTRUZIONE- Secondo quanto ricostruito dalla Polfer, il capotreno avrebbe chiesto i biglietti ai pochi passeggeri pronti a salire a bordo, compreso un gruppetto di almeno tre (forse cinque) sudamericani. Questi si sarebbero rifiutati di mostrare il titolo di viaggio e uno di loro ha estratto un machete da una borsa colpendo al braccio il controllore. Come se fosse nelle normalità delle cose girare con un machete nelle zaino. Un ferroviere libero dal servizio è intervenuto in suo aiuto ma è stato colpito alla testa riportando un trauma cranico. Gli investigatori stanno ora cercando possibili testimoni e intanto stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza installate lungo il passante ferroviario.
Sono state fermate due persone, due ragazzi sudamericani. Uno di loro era sporco di sangue. Si cerca, anche in base alle testimonianze dei presenti, di capire cosa sia successo e chi siano gli aggressori.
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