Attualità Italiana

Veronica Panarello ultime notizie: il drammatico racconto di come ha occultato il cadavere di suo figlio

Le ultime notizie sull'omicidio del piccolo Loris: Veronica Panarello racconta i drammatici minuti successivi alla morte del bambino. Ecco cosa ha fatto con il suo corpicino


E’ un racconto davvero drammatico quello che fa Veronica Panarello nel novembre del 2015; è in carcere e cerca di ricordare, ascoltata dal sostituto procuratore, quello che è successo la mattina in cui suo figlio Loris è morto. Non parla di quello che è successo in casa, ricorda maggiormente i dettagli di quello che ha fatto in un secondo momento. Gli attimi in cui avrebbe preso il corpo di suo figlio, lo avrebbe messo in macchina, sarebbe arrivata fino al vecchio mulino e lì lo avrebbe gettato nel canalone. Un racconto che scende nei dettagli, con le varie soste fatte dalla donna. Veronica continua a dire che Loris Stival, il suo bambino, un cucciolo di otto anni, è morto mentre giocava a casa con delle fascette. Un incidente domestico, da lei raccontato come una sorta di sogno. Non si sarebbe resa conto di quello che accadeva tanto da non capire che la cosa migliore da fare sarebbe stata quella di chiamare i soccorsi, una chiamata al 118 che forse avrebbe potuto salvare la vita a suo figlio.

In esclusiva sul settimanale Giallo, nel numero che troverete da oggi in edicola, le intercettazioni che riguardano proprio la ricostruzione che Veronica Panarello fa dei minuti successivi alla morte di suo figlio. Racconta: “Ho caricato il corpicino di Loris in auto e l’ho coperto con un giubbotto per paura che i vicini lo vedessero… Dopo averlo occultato nel canalone, sono tornata a casa. Ho preso la fascetta, gli elastici e la cintura e li ho messi nelle tasche del giubbotto, portando in mano le mutandine. Avviandomi verso l’uscita sono inciampata nello zaino di Loris e allora ho preso anche quello. Ho guidato fino a una rotonda. Sono scesa dall’auto e mi sono diretta verso il canneto, dove ho buttato lo zainetto”. Ricordiamo che ad oggi lo zainetto di Loris non è mai stato ritrovato.

Il racconto di Veronica continua: “Ho gettato gli elastici (forse quelli che tenevano insieme le fascette, ndr) dal finestrino mentre andavo al Castello di Donnafugata per partecipare al corso di Santa Croce Camerina (Ragusa) cucina. La fascetta, la cintura, le mutandine e il sacchetto della spazzatura che contenevano altre fascette li ho gettati in un cestino. Ho partecipato al corso in stato confusionale”. 



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