Dal Mondo

Navi da guerra iraniane nel Mediterraneo: sale la tensione

Mediterraneo: navi da guerra iraniane. Sale la tensione


La notizia battuta questa mattina non è delle migliori, anzi mette in crisi l’intero comparto occidentale. Secondo quanto appreso e dichiarato anche da Teheran, due navi da guerra iraniane, forse il cacciatorpediniere Shaid Qandi e la nave da supporto Kharg, sono entrate nel Mediterraneo, attraverso lo stretto di Suez. A dare ufficialmente l’annuncio all’agenzia ufficiale Irna, l’ammiraglio Habibollah Sayyari. Una mossa utilizzata anche l’anno scorso, quando, sempre a febbraio, altre due navi da guerra entrarono nel Mediterraneo, utilizzando sempre la stessa strada. Allora le reazioni di Israele e degli Stati Uniti non si fecero attendere. Continuando le dichiarazioni, l’ammiraglio Sayyari, che è a capo della Marina iraniana, ha precisato che le navi da guerra portano un “messaggio di pace e amicizia” ai paesi della regione, ma non ha tralasciato di sottolineare che queste “mostrano la potenza della Repubblica islamica”.

Cosa potrebbe provocare l’arrivo di due navi da guerra iraniane nel Mediterraneo, ancora non è dato sapere con certezza, ma sicuramente, il messaggio di pace che l’ammiraglio vuol far giungere ai paesi limitrofi, sembra più la dimostrazione della potenza di fuoco e di armi di cui, ormai da anni, si sta dotando l’Iran. La volontà del paese iraniano di dotarsi di armi nucleari e di allestirle su navi pronte ad attaccare, come minaccia il presidente iraniano da sempre. Farle passare attraverso il canale di Suez è una predisposizione per mettere in allerta non solo i paesi vicini da sempre contrari alla politica iraniana, ma anche quelli occidentali che, attraverso l’Onu, sta cercando di porre fine alle violenze in atto in Siria. Non è una novità che l’Iran appoggi incondizionatamente l’operato di Damasco e del suo presidente Assad. Sembrerebbe, infatti, che le ultime decisioni prese dal Consiglio dell’Onu, non siano state approvate dal governo iraniano, che mal sopporta lo spiegamento di forze navali occidentali nel Mediterraneo per imporre l’embargo alla Siria.

Tutta questa situazione pone il Medio oriente verso una “nuova guerra fredda”, che coinvolge i paesi arabi e quelli occidentali, dividendo, ancora una volta, il mondo in due fazioni ben distinte. Questa situazione potrebbe anche incentivare la volontà di altri paesi musulmani di munirsi di bombe atomiche, aumentando esponenzialmente il numero di armi nucleari a disposizione dei paesi, avviando una corsa agli armamenti. Per il momento resta alta la tensione tra i paesi mediorientali governati da fondamentalisti islamici e gli altri più democratici. Ma ancor più alta resta la tensione tra Israele e Iran, che continuano a frapporsi con accuse e minacce.

Teresa Corrado



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.