Dal Mondo

Bimba di 11 mesi uccisa dalla maestra d’asilo con l’acido: era stanca di sentirla parlare

Una educatrice ha ucciso una bambina di 11 mesi facendole bere dell'acido: non voleva più sentirla piangere

bimba 11 mesi morta

La storia che arriva da Lione, colpisce la Francia e dovrebbe colpire tutti, visto che una bimba è stata uccisa, una bimba innocente. La notizia ha fatto il giro del mondo ed è arrivata anche in Italia, dove ha avuto e sta avendo una grande eco, il padre della piccola infatti, è un italiano.

Cosa sappiamo fino a questo momento? Da quanto emerge dalle indagini portate avanti dalle forze dell’ordine francesi, sappiamo che un’educatrice di un asilo a Lione ha ucciso una bimba di 11 mesi facendole bere acido muriatico. A chi indaga avrebbe spiegato anche il “motivo” di questo gesto. La donna ha spiegato di aver ucciso la bambina, che aveva solo 11 mesi, perché stanca di sentirla piangere.

Bimba di 11 mesi uccisa dalla sua maestra d’asilo a Lione

La bambina era figlia di un ingegnere italiano, che si era trasferito a Torre Boldone dalla Bergamasca per lavoro. La vicenda avvenuta lo scorso mercoledì è stata rivelata da Prima Bergamo.

La ricostruzione dei fatti. Secondo quanto si apprende, in un primo momento gli inquirenti di Lione avevano ipotizzato che la bambina avesse ingerito accidentalmente l’acido. Successivamente però, il quadro è cambiato e si è capito che la piccola non era vittima di un drammatico incidente.

Durante l’interrogatorio seguito dall’arresto, l’educatrice 27enne ha ammesso di aver versato il disgorgante per lavandini in gola alla bambina, morta dopo la corsa in ospedale. Secondo l’avvocato della donna, che si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario, la sua assistita non avrebbe avuto intenzione di uccidere la bambina, ma avrebbe reagito in un impeto di rabbia. L’avvocato ha anche anticipato la richiesta di una perizia psichiatrica, parlando della sua assistita come di una «donna fragile», che non doveva essere lasciata sola con la bambina. Peccato che facesse l’educatrice ed era abbastanza probabile che sarebbe rimasta da sola con dei bambini, passando così tanto tempo per loro.

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