Economia

Pensioni precoci: Ape social slitta, ultime notizie su decreti attuativi e requisiti accesso

Grande attenzione sui decreti attuativi di Ape Social e pensioni precoci. Ecco tutte le ultime notizie in vista dell'entrata in vigore delle nuove disposizioni normative


Pensioni precoci Quota 41 e Ape Social: la riforma previdenziale italiana ha inserito queste due soluzioni per migliorare l’accesso al programma pensionistico dei lavoratori autonomi. sono due misure di nuova concezione e, come tali, la loro definizione e applicazione è continuamente soggetta a modifiche e rettifiche. Proprio per questo motivo conoscere le ultime notizie e gli ultimi aggiornamenti su quota 41 e Ape Social è indispensabile per non farsi trovare impreparati. 

Pensioni precoci ultime notizie

Per le pensioni precoci, le ultime notizie di oggi 20 aprile sono collegate alla Riforma Pensioni 2017, che da ormai diverse settimane sta catalizzando l’attenzione del nostro Paese. Una delle situazioni più particolari è proprio quella dei lavoratori precoci, ossia quelli che hanno iniziato la loro attività lavorativa prima del compimento del 18esimo anno di età.

Stando alle ultime notizie provenienti da ambienti vicini al Governo e ai responsabili della riforma, il decreto attuativo relativo alle pensioni precoci dovrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo 1 maggio 2017, quando i lavoratori che hanno tutti i requisiti previsti dalla legge potranno usufruire delle agevolazioni della Riforma delle Pensioni 2017. Nello specifico, le donne avranno diritto a cessare la loro attività lavorativa 10 mesi prima rispetto al termine fissato precedentemente mentre gli uomini potranno andare in pensione 22 mesi prima rispetto a quanto previsto. Queste misure sono state introdotte per porre rimedio alla precedente Riforma Fornero, varata con il Governo Monti, che nella sua stesura non aveva considerato la situazione dei lavoratori precoci e le loro esigenze.

Quota 41 requisiti per richiederla

Ovviamente, come confermato dalle ultime news a riguardo, le pensioni precoci quota 41 possono essere richieste esclusivamente dai lavoratori in possesso dei requisiti di legge. Il principio fondamentale per accedere allo scivolo pensionistico precoce è la maturazione di almeno 41 anni di contributi, senza legami con l’età anagrafica. Ovviamente, per essere considerati lavoratori precoci è necessario che il lavoratore abbia maturato almeno 12 mesi di lavoro continuativo o non continuativo prima del compimento del 19esimo anno di età e che quindi, al 31 dicembre 1995 avesse già una cronologia contributiva.
Non esistono discriminazioni tra lavoratori del settore pubblico e lavoratori del settore privato: le pensioni anticipate Quota 41 sono previste per tutte le categorie di contribuenti dipendenti e non, perché il provvedimento è valido anche per i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali, a patto che siano iscritti alle gestioni contributive speciali. Possono usufruire della quota 41 precoci i lavoratori autonomi disoccupati che hanno subito un licenziamento, quelli in grado di dimostrare un’invalidità maggiore del 74%, coloro che assistono un familiare disabile, i lavoratori impegnati nelle cosiddette attività usuranti e/o notturne.

Ape social domanda e requisiti

Oltre alla Quota 41, in Italia tiene banco anche la cosiddetta Ape Social. Quotidianamente vengono divulgate notizie poco chiare in merito, quindi è necessario mettere un po’ d’ordine per capire meglio di cosa si tratta e quali sono i vantaggi. La domanda può essere inoltrata dai contribuenti che hanno compiuto il 63esimo anno di età e che hanno versato almeno 30 anni di contributi.
Possono fare richiesta di Ape Social i lavoratori che attualmente versano in stato di disoccupazione ma che non percepiscono più l’assegno di sussistenza da almeno 3 mesi. Le cause scatenanti la condizione di disoccupazione non possono essere il licenziamento per giusta causa o le dimissioni senza un giustificato motivo ma, invece, è accettata la risoluzione consensuale del contratto di lavoro qualora sussista un giustificato motivo oggettivo. Possono richiedere l’Ape Social anche gli invalidi civili con una percentuale riconosciuta almeno al 74% e coloro che si trovano costretti ad assistere un familiare stretto che versa in gravi condizioni di salute. Infine, rientrano tra gli aventi diritto anche i lavoratori impiegati da almeno 6 anni in attività usuranti.

Ape Social: domanda di accettazione

Alla luce delle ultime notizie di oggi 20 aprile, per inoltrare la domanda di richiesta dell’Ape Social è necessario aspettare ancora, perché questo strumento previdenziale è continuamente soggetto a slittamenti e modifiche. Stando alle ultime news, il ministro Poletti pare abbia definito come data per l’inizio dell’accoglimento delle domande il prossimo 1 maggio, anche se non è ancora chiaro se tutto sarà pronto per l’erogazione del contributo. Da parte dell’INPS, invece, aleggia una certa positività in merito: l’istituto pare essere già pronto a fare la sua parte e aspetterebbe soltanto il via libera da parte del Governo.

Ape Social decreti attuativi

Il via libera da parte del Governo per l’Ape Social dovrà arrivare con l’emanazione dei decreti attuativi. Il Primo Ministro Gentiloni pare abbia messo la sua firma, quindi l’iter si avvia alle battute finali. Il prossimo step sarà l’approvazione presso il Consiglio di Stato e, solo successivamente, la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore. Per questo motivo consigliamo sempre di seguire gli aggiornamenti su pensioni precoci e Ape Social. altre novità, infatti, potrebbero esserci a breve. 



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