Economia

Buoni pasto: tutte le novità della Manovra 2020, cosa cambia?

Per i buoni pasto sono previste delle novità nella Manovra 2020 al fine di agevolare l'utilizzo di quelli elettronici

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Buoni pasto: tutte le novità della Manovra 2020, cosa cambia per il loro utilizzo? Anche i buoni pasto devono diventare tracciabili, e dunque il Governo prevede, per il prossimo anno, dei provvedimenti al fine di favorire la diffusione di quelli elettronici. In particolar modo cambia il valore non imponibile scende da 5,29 euro a 4 euro per i buoni pasto cartacei. Di contro, invece, aumenta questo valore da 7 a 8 euro per i buoni pasto elettronici, quelli erogati tramite la tessera magnetica. Quali sono le conseguenze per i lavoratori? Coloro che pagano con i ticket di carta subiranno dunque una tassazione maggiore e di fatto verranno penalizzati. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulle novità riguardanti i buoni pasto presenti nella Manovra 2020.

Buoni pasto e Manovra 2020: quelli tracciabili meno tassati

I provvedimenti riguardanti i buoni pasto rientrano in un piano più ampio, che è quello di rendere i pagamenti tracciabili. Dunque questa cosa non riguarda solo gli incentivi all’utilizzo di carte e bancomat al posto del contante, ma anche dei buoni pasto elettronici rispetto a quelli cartacei.

Cosa succede nello specifico per i lavoratori? In un mese lavorativo i dipendenti ottengono 20 ticket cartacei circa, in base al numero dei giorni di lavoro. La cifra è di poco più di 100 euro considerando un buono da 5,29 euro al giorno. Tale cifra ad oggi viene sottratta alle ritenute. A partire dal 2020 però le cose cambiano. Solamente 80 euro saranno esenti dalle tasse, così come previsto dall’articolo 83 della Manovra 2020. Sono invece agevolati i lavoratori a cui vengono rilasciati buoni pasto elettronici, tramite una tessera magnetica. Per ogni ticket, l’importo esente da tasse aumenterà di un euro.

Tutto ciò va nella direzione di ridurre l’uso dei ticket cartacei, che ad oggi risulta essere ancora utilizzato dal 50% delle aziende. Anche lo Stato ci guadagna con queste nuove norme, ed è previsto solo per il 2020 un gettito fiscale aggiuntivo pari a 51 milioni di euro. Per il 2021 la cifra prevista è di 56,1 milioni di euro e poco meno è invece l’importo per il 2022.

Dunque ne consegue una palese penalizzazione per la metà dei lavoratori che saranno costretti a pagare più tasse anche sui buoni pasto cartacei. La speranza è che queste novità spingano le imprese ad adottare il metodo dei buoni pasto elettronici, più semplice ed efficiente. I buoni pasto vengono caricati su una tesserina magnetica da usare presso ristoranti e supermercati. Una comodità in più rispetto a quelli cartacei da portarsi dietro ogni volta.



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