Politica

Governo sul nucleare, le centrali non si costruiranno

Il governo si tira indietro. Ritira il piano per la realizzazione di centrali nucleari in Italia. Il timore di una sonora bocciatura nel referendum di giugno ha sortito l’effetto sperato dagli antinuclearisti. L’emendamento abroga tutte le norme per la localizzazione e realizzazioni di centrali nel nostro Paese “al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche”. Norme […]


Il governo si tira indietro. Ritira il piano per la realizzazione di centrali nucleari in Italia. Il timore di una sonora bocciatura nel referendum di giugno ha sortito l’effetto sperato dagli antinuclearisti. L’emendamento abroga tutte le norme per la localizzazione e realizzazioni di centrali nel nostro Paese “al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche”. Norme che rientrano in uno dei primi provvedimenti del governo Berlusconi, addirittura giugno 2008.

Prima conseguenza di questa marcia indietro è l’annullamento del quesito referendario sul nucleare del 12 e 13 giugno. D’altronde si erano già avuto dei sentori del ripensamento della maggioranza circa l’energia atomica. Tremonti, infatti, non aveva mancato di esprimere il suo disappunto per degli investimenti così importanti, invitando a puntare su altre forme di energia.

Esulta tutto il popolo del no al nucleare, la stragrande maggioranza secondo i sondaggi. Per Bersani si tratta di una vittoria dell’opposizione, sin da subito e ben prima di Fukushima, pronta a battersi contro il ritorno all’atomo.

Dura la reazione dei promotori dei referendum, oltre a quello sul nucleare ci si deve esprimere sull’acqua pubblica e sul legittimo impedimento. Annullando il quesito sul nucleare, infatti, si rischia di ottenere quello che vuole la maggioranza, il non raggiungimento del quorum.  È proprio questa la posizione di Di Pietro, che parla di truffa. La paura di una sonora bocciatura, non solo sul nucleare, ma soprattutto su legittimo impedimento, avrebbe spinto il governo a ritirare la proposta di legge. Una posizione che accomuna gran parte delle opposizioni, dal Pd ai Verdi, fino a Rifondazione comunista, dove Ferrero parla di “azione da banditi”. Il governo ritira la norma in vista delle amministrative, che teme, e magari la riproporrà il nucleare tra qualche mese.

Giuseppe Procida



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1 response to “Governo sul nucleare, le centrali non si costruiranno

  1. CHI SI FIDA DEL GOVERNO RUBY? TRA UN ANNO I FURBI, I MENZOGNERI, PUTTANIERI ED ESCORT RIPROPORRANNO LA LEGGE IN TOTO E ALLORA NON CI SARA’ PIU’ NULLA DA FARE, POICHE’ L’ITALIANO MEDIO HA LA MEMORIA CORTA E FUKUSHIMA SARA’ UN LONTANO INCUBO MAI SUCCESSO. Ma chi si fida piu’ di chi fa i decreti interpretativi sulla presentazione delle firme, di chi dice 78 bugie in un quarto d’ora. FRA UN ANNO CI SARA’ IL DECRETO INTERPRETATIVO SULL’EMENDAMENTO ODIERNO E CI METTERANNO LE CENTRALI DENTRO CASA. La maggioranza non ha fatto alcun dietro front sulle centrali atomiche, al contrario di ciò che vogliono far intendere le 6 TV di Berlusklaun. Il governo ha deciso di scippare il referendum sul nucleare agli italiani, cancellando il diritto democratico agli elettori di esprimersi con il loro voto per fermare il programma nucleare del centrodestra. Tra l’altro non basta cambiare un articolo di una legge per fermare il quesito referendario, ma bisogna gettare nel water tutta la legge. Nemmeno le più terribili dittature assassine sud amerikane sono arrivate a tanto. I MORTI LI VEDREMO FRA QUALCHE DECENNIO E PARECCHI ANCHE. L’ITALIA POTRA’ GOVERNARE L’IMPORTAZIONE DI BANANE MA NON DI URANIO.
    http://alessiodibenedetto.jimdo.com/novita-2010/

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