Politica

Moratti – Pisapia, la campagna elettorale è sempre più rovente

Prosegue senza esclusione di colpi il duello Moratti-Pisapia.  Ieri si sono stretti la mano, ma il candidato sindaco del centrosinistra si è affrettato a definirla “una semplice cortesia”.  C’è da credergli, visto che per il resto i due schieramenti politici continuano a sfornare comunicati di fuoco per delegittimare l’avversario. A dire il vero, comunque, chi […]


Prosegue senza esclusione di colpi il duello Moratti-Pisapia.  Ieri si sono stretti la mano, ma il candidato sindaco del centrosinistra si è affrettato a definirla “una semplice cortesia”.  C’è da credergli, visto che per il resto i due schieramenti politici continuano a sfornare comunicati di fuoco per delegittimare l’avversario. A dire il vero, comunque, chi si sta distinguend0 di più a lanciare anatemi è il PDL, per bocca del suo massimo esponente e dei suoi più fedeli collaboratori.  Si paventa una “Milano islamica”, se vincerà Pisapia.  Moschee dappertutto, zingaropoli gigantesche, ed amenità varie. Sorprende che si usino certi toni proprio a Milano, città i cui abitanti sono proverbialmente noti per la loro cultura e per la loro mentalità particolarmente progredita : la domanda che ci si pone, comunque la si pensi politicamente,  è la seguente: ma può fare effetto sui milanesi una campagna elettorale di questo tipo?  Può far presa una campagna basata sulle accuse e sulla diffusione di paure?  La sensazione, per più di qualcuno, è che la risposta sia “no”. Per intenderci, se osserviamo bene, un certo modo di fare propaganda in genere fa più presa nei piccoli borghi, e nelle zone più sperdute e periferiche. Ma pensare che chi vive nella metropoli lombarda, ormai città multietnica a tutti gli effetti, possa scandalizzarsi davanti ad una moschea, sembra un pochino strano. Ieri il quotidiano “Il Giornale” ha attaccato nientemeno che il cardinale Tettamanzi, accusandolo di fare proselitismo in favore del centrosinistra, e ne ha criticato le idee su immigrazione ed altri temi.   La replica del quotidiano “Avvenire”  non si è fatta attendere, come era prevedibile.  Il centrosinistra,  dal canto suo, sembrerebbe usare al momento toni un po’ più morbidi. Sostanzialmente si limita a criticare l’operato del sindaco uscente Moratti, della quale si contestano le scelte legate, per esempio, al traffico (introduzione dell’eco-pass) e la politica edilizia.



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