Politica

Letizia Moratti, facebook e la moschea a Sucate: che gaffe

Letizia Moratti, o meglio chi gestisce la sua pagina facebook, fa una gaffe sul social network a dir poco clamorosa. Qualche giorno fa un utente scrive sul profilo dell’esponente del centro destra una lamentela, circa una moschea abusiva inesistente. Ecco il testo: “Il quartiere Sucate dice no alla moschea abusiva in via Giandomenico Puppa! Sindaco […]

facebook sperimenta i post vocali


Letizia Moratti, o meglio chi gestisce la sua pagina facebook, fa una gaffe sul social network a dir poco clamorosa. Qualche giorno fa un utente scrive sul profilo dell’esponente del centro destra una lamentela, circa una moschea abusiva inesistente. Ecco il testo:
“Il quartiere Sucate dice no alla moschea abusiva in via Giandomenico Puppa! Sindaco rispondi!”. E subito, con grande tempestività, arriva la risposta: “Nessuna tolleranza per le moschee abusive. I luoghi di culto si potranno realizzare secondo le regole previste dal nuovo Pgt”. Bastano questo poche righe per dichiarare lo scherzo riuscito.

Lo staff della comunicazione on line di Letizia Moratti non capisce che si tratta di una burla e fa involontariamente esplodere il caso.
E dire che già il caso Red Ronnie – la cui bacheca era stata invasa con risposte alle accuse da lui rivolte all’avvocato Pisapia – aveva fatto il giro del web.

E così. in poche ore scatta un nuovo tormentone telematico, una vera esplosione di persone ha cliccato Mi Piace sulla pagina dell’inesistente quartiere: Sucate ha raggiunto quasi 20 mila fans su Facebook, mentre la pagina Letizia Moratti sindaco di Sucate ne conta più di mille.

“Benvenuti a Sucate, luogo tristemente famoso per la moschea abusiva di via Giandomenico Puppa. Ma a Sucate c’è tanto altro, oltre alla Moschea”.
Così si legge sulla fanpage Facebook di Sucate, popolarissimo quartiere milanese.
Non lo conoscete? Infatti, perchè non esiste nessuna via Puppa e nessun quartiere di Sucate né a Milano, né in provincia. Anche se qualcuno, a dire il vero, ci ha creduto e Sucate è diventato un luogo “mitico”.

E poi, via con la satira con previsioni del tempo mirate, proposte per un salone del mobile locale, eventi e sagre nel quartiere di Sucate. Per non parlare delle foto sul social network, con tanto di cartelli che indicano come raggiungere il luogo.

“Ci sono novità in merito al gemellaggio con Pompei?” c’è scritto in bacheca, oppure, “Spostiamo il Gran Premio di Formula 1 a Sucate”, “Ich bin ein Sucaner”e c’è anche chi, riassume lo status di tutti: “Non ho mai riso tanto in vita mia”.

Anche Youtube non è da meno: un video che ricalca il vecchio Intervallo Rai, è stato visto più di 41 mila volte. Si tratta di una serie di cartoline che raffigurano i luoghi di culto del quartiere, dall’asilo ai giardini, lo potete guardare qui.

Una cosa è certa, mai come in questa campagna elettorale il Web ha avuto un ruolo fondamentale. Merito della facilità con cui la Rete veicola informazioni – si tratti di una notizia, di una gaffe o addirittura di una bufala – creando conseguenze impensate.
Un consiglio ai nostri politici: imparate a usarlo in fretta!



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