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Il padre di Desirèe a Storie Italiane: “Mia figlia non era come la descrivono oggi”

Il padre di Desirèe a Storie Italiane: "Mia figlia non era come la descrivono oggi". Parla per la prima volta e racconta la sua bambina


Storie Italiane continua a seguire la storia di Desirèe uccisa a Roma, nel quartiere San Lorenzo. Il giornalista di Rai 1 era stato tra i primi a raccontare la vicenda, quando ancora ben poco si sapeva sulla vicenda della ragazzina. Nessuno avrebbe mai immaginato di scoprire una storia drammatica come quella che si è consumata sui materassi lerci di quel maledetto stabile abbandonato. Oggi, nel giorno del funerale di Desirèe, ascoltiamo le parole del padre della sedicenne che ha deciso di rilasciare una intervista a Vito Francesco Paglia, l’inviato di Storie Italiane che segue dal primo momento il caso. Il papà della ragazzina ci tiene a dire che tutto quello che si è detto in questi giorni sulla sua famiglia e su Desireè, non sono cose vere, tutte invenzioni. 

LE PAROLE DEL PADRE DI DESIREE CHE COMMENTA L’OMICIDIO DI SUA FIGLIA 

Ecco che cosa ha detto il padre di Desirèe al telefono con Vito Francesco Paglia su Rai 1: 

“Che idea mi sono fatto che non è vero niente di quello che hanno raccontato, che è stata una trappola. Io sono stato là fuori. Mi ha fatto una brutta impressione, è un inferno. lei era una bimba brava, tutte quelle che dicono sono solo delle puttanat@. Gli direi che mi hanno levato la vita, lei era la mia vita. Queste persone sono diavoli, non sono persone normali. Le bambine non si toccano. Io sono morto con mia figlia. Io facevo di tutto per mia figlia. La nonna si è fidata perchè era brava, rientrava sempre, non passava il tempo con gente di cui non si fidava. “

La seconda parte di questa telefonata: 

“Mia figlia si una cannetta se la faceva ma non si era mai bucata. Io per lei ero tutto, stava sempre con me Desirèe, l’h0 cresciuta io, non le mancava niente, le compravo tutto era sempre ordinata, profumata, pulita. Mia figlia amava tutto si amava la vita, le piaceva divertirsi. Io sarò al suo funerale. Andrò anche a Roma per l’ultimo saluto. Non ho mai parlato perchè dal dolore non ce la facevo a parlare e non ce la faccio.”



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