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L’omicidio di Michelle tra presunti complici e un movente che non regge: le ultime da Roma

Da Roma le ultime notizie sull'omicidio di Michelle: il suo assassino ha chiamato qualcuno dopo averle fatto del male? Aveva chiesto aiuto e lei era ancora viva?

omicidio michelle primavalle

Proseguono le indagini delle forze dell’ordine, è caccia a possibili complici ma non solo per l’omicidio di Michelle Causo. Qualcuno sapeva che il giovane 17enne le aveva fatto del male? Qualcuno era stato contattato nelle ore successive alla lite che ha portato all’omicidio? Le ultime notizie da Roma ci rivelano che nelle ultime ore sono stati svelati nuovi dettagli nel caso dell‘omicidio di Michelle Maria Causo, la giovane di 17 anni brutalmente assassinata a Roma con coltellate multiple da un suo coetaneo. La vicenda si fa sempre più oscura e i detective sono determinati a far luce sui misteri che circondano questo tragico evento. L’indagine si concentra principalmente sugli ambienti dello spaccio, nel tentativo di svelare la rete di piccoli pusher legati al giovane di 17 anni ora sotto inchiesta per l’omicidio della coetanea.

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L’omicidio di Michelle a Primavalle: le ultime notizie

Dopo la convalida dell’arresto, prevista per le prossime ore, è stato programmato un nuovo sopralluogo nell’abitazione del ragazzo. Contestualmente, si attendono i risultati delle perizie condotte sui cellulari rinvenuti in quella stessa abitazione, al fine di determinare i contatti avuti dalla vittima e dall’assassino nelle ore precedenti all’omicidio e, nel caso del giovane, anche dopo il delitto, prima che fosse fermato. Questi dati potrebbero rivelarsi fondamentali per la ricostruzione degli eventi e l’identificazione di eventuali complici.

La ricostruzione dei momenti successivi all’aggressione mortale alla giovane studentessa si arricchisce di particolari inquietanti. Oggi, il quartiere in cui Michelle viveva la ricorderà con due fiaccolate commemorative, la seconda delle quali vedrà la presenza del sindaco Roberto Gualtieri. Nel frattempo, le forze dell’ordine sono in attesa di una serie di riscontri cruciali. Tra questi, rientrano i tabulati telefonici dell’utenza del 17enne, attualmente detenuto nel carcere minorile di Casal del Marmo, e il contenuto delle chat e delle piattaforme di messaggistica presenti sul suo cellulare e su altri dispositivi sequestrati nella sua abitazione. Questi elementi potrebbero confermare se altre persone fossero a conoscenza della tragica fine di Michelle quel giorno e se qualcuna di esse abbia offerto supporto al giovane assassino, anche solo a livello di consigli, su come comportarsi in una situazione del genere.

michelle uccisa roma
La giovane Michelle uccisa a Roma-Ultimenotizieflash.com

Il movente non regge

Durante la perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 17enne, gli agenti hanno scoperto anche materiale per la produzione di droga sintetica. Durante l’interrogatorio di garanzia, il minore ha ammesso di aver avuto una lite con Michelle a causa di questioni legate al denaro. Sembrerebbe che la vittima avesse richiesto 20-30 euro in cambio di un precedente acquisto di hashish. Inoltre, la lama utilizzata per infliggere le coltellate alla giovane vittima – almeno sei, secondo quanto rivelato dall’autopsia – sembrerebbe corrispondere a un coltello simile a quelli comunemente utilizzati per tagliare la droga, piuttosto che a un semplice coltello da cucina.

I familiari di Michelle non credono a una sola parola di quelle dette dal giovane arrestato. Michelle era una studentessa modello e nulla aveva a che fare con il mondo dello spaccio. Sarà dunque adesso fondamentale comprendere, grazie all’analisi dei cellulari, i motivi per i quali il giorno in cui è stata uccisa la ragazza si è recata a cada del giovane trapper che aveva conosciuto solo da un paio di mesi.

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