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“Marzia è in Paradiso” il dolore della famiglia Capezzuti nell’ultimo addio dopo abusi e violenze

L'ultimo saluto a Marzia Capezzuti e il dolore di una famiglia distrutta

funerale marzia capezzuti

Una bara bianca, rose bianche, tante lacrime e dolore. E’ il giorno dell’addio a Marzia Capezzuti. Finisce settembre e finisce in qualche modo l’incubo di questa famiglia che adesso vuole giustizia. “Marzia è andata dritta in Paradiso, se non ci è andata lei, se non se lo merita lei per dirittessima” ha detto Ciro, il padre della giovane uccisa in provincia di Salerno. Una casa che doveva accoglierla è diventata nel tempo la casa degli orrori. Marzia è stata torturata, picchiata, seviziata, abusata. E’ stata picchiata così tanto da restare semi paralizzata, non riusciva neppure ad andare in bagno.

Chiusa in cantina perchè in quella casa andavano spesso le forze dell’ordine, dormiva con i cani Marzia. Fino a quando, un giorno di marzo, la famiglia che oggi è in carcere per l’omicidio della ragazza, ha deciso di mettere la parola fine a questa storia. Nel giorno dell’addio a Marzia, impossibile non ricordare tutto quello che è stato, ma la sola consolazione del padre, della mamma della giovane e di sua sorella è nella vita che verrà dopo. Papà Ciro ci crede, crede che per lei si siano spalancate le porte del Paradiso.

>>>>> Gli ultimi drammatici giorni di Marzia: non camminava, sporca di urina, non parlava più

L’ultimo addio a Marzia Capezzuti

L’ultimo addio a Marzia Capezzuti-Foto da video La vita in diretta

In questi mesi i genitori di Marzia hanno dovuto affrontare il dolore per la perdita di una figlia, il dolore per aver scoperto tutto quello che per anni la ragazza ha dovuto subire ma non solo. Contro la famiglia di Marza Capezzuti non sono mancate le accuse, anche molto gravi. Per anni infatti, nessuno si è preoccupato di andare a vedere dove viveva una ragazza fragile come Marzia; per mesi i suoi genitori non si sono preoccupati del silenzio di Marzia. Si sono fidati di una famiglia mostruosa e anche per questo spesso, le critiche violente, di chi da fuori ha avuto a che fare con questa storia, non sono mancate.

Ed è vero, per Marzia si poteva fare decisamente di più. Sono mancate le istituzioni, nonostante le denunce fatte, nessuno si è messo; è mancata la famiglia, che forse non ha avuto i messi per comprendere che cosa stesse accadendo. E’ mancato uno stato che avrebbe dovuto tutelare una ragazza come Marzia. Tanto si è detto, poco si è fatto, anche di fronte a continue chiamate di chi chiedeva aiuto per una ragazza fragile finita nel posto sbagliato.

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