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Cosa vedere in Europa: la magica Istria

Ci sono tanti posti così vicini a noi belli da vedere. Restiamo in Europa senza andare fuori! Oggi andiamo alla scoperta della magica Istria. Siamo stati in Istria, io e mia moglie, ai primi di luglio del 2010. Pochi giorni, del resto abitiamo abbastanza vicino, a 3 ore di macchina circa. Rimandavamo da anni, questa […]


Ci sono tanti posti così vicini a noi belli da vedere. Restiamo in Europa senza andare fuori! Oggi andiamo alla scoperta della magica Istria.

Siamo stati in Istria, io e mia moglie, ai primi di luglio del 2010. Pochi giorni, del resto abitiamo abbastanza vicino, a 3 ore di macchina circa. Rimandavamo da anni, questa meta, perché a noi piacciono le strutture ricettive piuttosto intime, non necessariamente piccole, ma pulite, curate e ben tenute.  Semplici, magari, ma dove si possa sperare di mangiare qualcosa che venga da una normale cucina e non, magari,  un gigantesco buffet. Questo era il punto : la Croazia è famosa per il bel mare, ma anche per le strutture molto grandi, quindi a volte relativamente rumorose e affollate, standardizzate; e, appunto, tutte con grandi buffet con gusti spesso nordici, per potersi adattare anche , o soprattutto, ai palati nordeuropei.

Il “tabu” è crollato quando, spulciando in internet, abbiamo trovato una pensioncina a gestione familiare, con ottime recensioni dei clienti soprattutto per quanto riguarda la cucina, e ad un prezzo più che ragionevole , nei dintorni di Parenzo. Prometteva bene, insomma.

E così siamo partiti. Le nostre aspettative non sono certo state tradite. L’alberghetto si chiama “Pansion Kastelir”, e si trova nel minuscolo paese di Kastelir, appunto, a pochi minuti di auto dal mare e da Parenzo. Il proprietario, di origini italiane come molte persone in Istria, ci ha accolti con grande cordialità, facendoci sentire subito a nostro agio, e fornendoci una cartina con segnate le principali spiagge e spiaggette del vicino litorale, spiegandoci anche come arrivare e le caratteristiche.

Camere pulitissime, cucina curata e tipica della zona. Tutte le sere, al nostro rientro, un sorriso e sempre la domanda : “come è andata oggi? Dove siete stati?” Insomma, come essere a casa.

Peccato non avere potuto sfruttare anche i consigli sui paesi da visitare nell’entroterra, perché era luglio e faceva molto caldo, quindi ci siamo orientati prevalentemente sul relax delle spiagge, spesso miste a scogli, che ornano un mare a mio parere proprio molto bello (soprattutto se paragonato a quello, vicino, delle vicine coste venete e friulane.

Proprio una struttura ottima, se si vuole conoscere l’Istria sotto l’aspetto migliore. Gli alberghi con 500 camere, anche per questa volta, possono aspettare.

Francesco Ongaro



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