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Una tempesta solare ci lascerà al buio, terribile profezia

A lanciare l'allarme è addirittura il direttore della Nasa Charles Bolden. Non è la prima volta che gli scienziati si interrogano su come regirebbe il nostro sistema in caso di una violenta tempesta solare


E’ in arrivo una tempesta solare? Centrali atomiche distrutte, un blackout di dimensioni planetarie che farebbe precipitare l’occidente in uno scenario apocalittico, come quelli descritti nelle fantasie cinematografiche post atomiche, con tutte le conseguenze del caso: violenza nelle strade, giusitiza fai da te, ritorno all’era delle candele e delle lampade a olio, niente più calcio in tv, senza contare le morti per radiazoini nocive. E la causa, per una volta, non sarebbe la dabbenaggine dell’uomo ma un fenomeno naturale difficile da contrastare: una tempesta solare di proporzioni gigantesche.A lanciare l’allarme destinato a gettare nel panico il mondo intero, come se per farlo non bastasse la cronaca in tempo reale, è stato niente di meno che il direttore della Nasa Charles Bolden, il quale, intervenendo in un convegno che aveva al centro della discussione gli eventi estremi provenienti dallo spazio, ha dichiarato che una tempesta solare di grandi proporzioni, potrebbe lasciare al buio un paese come gli Usa per giorni, mesi, anche anni. “La meteorologia spaziale potrebbe risultare devastante per la Terra, così come quella terrestre legata ai fenomeni dei tornado e delle catastrofi naturali” ha dichiarato Bolden, insomma un disastro per chi ormai è abituato a svolgere qualunque attività in funzione e grazie alla corrente elettrica.

La terribile profezia di Bolden trae spunto da uno studio di alcuni ricercatori americani dell’ Atmospheric and Environmental Research (AER), in collaborazione col Lloyd’s di Londra. Secondo questo studio, le particelle emesse dal Sole potrebbero innescare tempeste magnetiche sulla terra, tali da mandare in tilt tutto il nostro sistema e, appresso a lui, la civiltà occidentale come laconosciamo oggi.

Le tempeste solari sono fenomeni naturali che avvengono normalemente sulla superficie della nostra stella: esse producono l’emissione di protoni ad alta intensità che creano disturbi nella magnetosfera terrestre. Atmosfera e magnetosfera garantiscono adeguata protezione a livello del suolo, ma è chiaro che una tempesta di proporzioni anomale potrebbe mettere in difficoltà le naturali protezioni del nostro pianeta, rendendo possibile lo scenario descritto dal direttore della Nasa.

Già un mesetto fa un altro studio aveva evidenziato come tempeste solari più lunghe del normale avrebbero potuto creare problemi al sistema di raffredamento delle centrali nucleari. Lo US Nuclear Regulatory Commission, la commissione permanente degli Usa sul nucleare, è attivo già da tre anni per monitorare il fenomeno ed approntare contromisure efficaci. L’allarme lanciato da Charles Bolden avrà almeno l’effetto di intensificare gli sforzi in questa direzione e infatti anche le Nazioni Unite istituiranno una commissione per il rischio e il controllo dei fenomeni spaziali.

Lo studio dell’AER sostiene che i picchi dell’attività solare avvengono di solito ogni 150 anni: il prossimo è previsto per il 2015. Speriamo per allora di poterci ancora scaldare la minestra avanzata nel forno a microonde.

 



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